Rewatch: Taxi Driver (con Spoiler)

Taxi Driver - Musica e film - LaScimmiaPensa.com

Regia: Martin Scorsese

Cast: Robert De Niro, Jodie Foster, Harvey Keitel

Sceneggiatura:   Paul Schrader

Genere: drammatico, noir

Anno: 1976

Consiglio questa clip prima di iniziare la recensione…

L’avevo visto già dieci anni fa, e non mi aveva preso proprio per niente, anche perché penso di non averci capito un tubo all’epoca.

E, ora, avevo deciso di provare a rivederlo, perché convinto fosse arrivato il momento di riprovare.

Anche perché la mia situazione attuale, ovvero quella di un trentenne scapolo e che si sente anche spesso solo, mi permette di empatizzare maggiormente col protagonista interpretato da Robert De Niro, attore che, all’epoca dell’uscita del film, faceva teatro già da quasi quindici anni, mentre il cinema lo faceva da quasi dieci anni.

Fu Taxi Driver, sicuramente, a lanciarlo nel mondo, dato che, ancora oggi, ha fama di essere uno dei film migliori di sempre.

Il personaggio principale si chiama Travis ed è un ventiseienne, che ha fatto pure il marine nel Vietnam, e che vive da solo nella sua casa a New York, che decide un giorno di diventare anche un tassista notturno, per dei problemi col sonno notturno.

Si tratta di un tipo molto introverso, che si sente sempre solo e che fatica a esprimersi con il prossimo. A modo suo, sveglio, che tiene anche un diario giornalmente, ma che ha anche una rigida morale con dei rigidi principi, tanto da non sopportare proprio per niente i delinquenti che scorrazzano per la città di notte.

Ad un certo punto, ha modo di conosce una bellissima ragazza, di nome Betsy, che, poi, lo lascia nel momento in cui lui la porta a vedere un film porno. Un altro segno del protagonista che, forse, ci sottolinea le sue difficoltà nell’interfacciarsi con le vere persone, e, peggio ancora, con le femmine.

In ogni caso, questo abbandono crea un trauma al nostro tassista, che, inizia, a precipitare, lentamente, in un baratro sempre più profondo.

Un’altra volta, durante il suo turno di lavoro, mentre porta un tizio ad una parte, questo gli svela di essere armato e di voler uccidere sua moglie che l’ha tradito con un nero.

E, anche quest’altro evento, avrà una sua incisività in Travis, anche perché, da lì in poi, quest’ultimo si compra varie pistole senza neanche ottenere un porto d’armi.

Non solo, trova anche la sua “missione”: vuole portare giustizia, a suo modo, nel mondo.

Come un vero guerriero, inizia ad esercitarsi fisicamente tutti i giorni, ed andare anche spesso al poligono, dove si allena al tiro.

Quando una notte, in un mini-market, un ladruncolo cerca di derubare il proprietario, arriva Travis, che gli spara alle spalle, anche senza ucciderlo.

Un altro giorno ha modo di conoscere una prostituta tredicenne, Iris, interpretata da una Jodie Foster praticamente bambina, ma anche molto bella.

Il suo pappone, Matthew “Sport”, interpretato da Harvey Keitel: ha una breve discussione con lui, prima di andare nella stanza di Iris.

Ma, con grande sorpresa di Iris, Travis non vuole abusare di lei, ma, anzi, vuole aiutarla ad uscire da questa vita.

Escono pure insieme, e Travis insiste ancora di più su questa storia di abbandonare un simile lavoro, tanto che la ragazza sembra essersi convinta anche lei.

Convinzione che, tuttavia, non durerà molto, in quanto, il suo pappone, con qualche moina, riesce a convincerla, nuovamente, a rimanere.

Poi, il nostro tassista proverà ad assassinare un senatore, ma fallirà e dovrò scappare via.

Raggiunge il palazzo dove lavora Iris e fa una strage: uccide il pappone e altri tizi non proprio puliti.

Dopo ciò, si accascia a terra, perché anche lui ha subito dei colpi di pistola, e sembra morire.

Invece, sappiamo che, poi, sopravvive, e durante il periodo che passa in ospedale, diventa una sorta di eroe del quartiere, tanto che anche i genitori di Iris gli mandano delle lettere in cui l’ho ringraziamo per aver salvato la loro figlia.

E, dopo essere stato dimesso, non solo si rimette con Betsy, ma ritorna anche a lavorare come tassista ed a frequentare le stesse persone che frequentava prima, un po’ come avesse preso una macchina del tempo e fosse tornato indietro nel tempo, all’inizio del film.

Un bel film, che, però, ancora non mi fa impazzire completamente, e penso ancora di non aver ancora capito tutto tutto.

Il Joker di Todd Philipps ha preso molto spunto da questo film.

Taxi Driver: De Niro fece davvero il tassista per dodici ore al giorno e  altre quattro cose che non sapete su questo capolavoro - Corriere.it

Voto. 1.5/2

Questa voce è stata pubblicata in Film e contrassegnata con , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento