One Piece Fanfiction – la Storia di Gold Roger (Part5)

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Le Origini della Leggenda: la storia di Gold Roger(Part5)

 

Anno 31

 

Roger a quarantanove anni

 

Paradiso

Regno di Barjimoa

 

Il posto era innevato. Roger sbarcò dalla sua nave e si diresse da solo verso la casa di un uomo molto popolare sull’isola e che si stava facendo anche una certa fama nel mondo.

Dopo un po’, arrivò alla casa di costui e bussò.

“Entra pure, Gold Roger… ti stavo aspettando!”  disse l’uomo al suo interno.

Roger aprì la porta e si ritrovò in una casa modesta costellata di libri e di lavagne che erano riempite da strane formule. Sulle pareti grigie, inoltre, c’erano scritte delle frasi in varie lingue del mondo.

Cumuli di libri riempivano tutte le stanze, a tal punto, da rendere difficoltoso lo stesso movimento.

Su una poltrona, sedeva un uomo di 52 anni con le gambe incrociate. Era basso, portava una leggera barbetta, aveva capelli grigi e degli occhiali da vista, un camice bianco da dottore, un maglione a righe (una riga blu ed una grigia) e pantaloni arancioni chiari. Aveva un libro tra le mani, che mise via.

“Finalmente, c’incontriamo … dottor Vegapunk!”

L’uomo era un rinomato scienziato e una delle più grandi menti di quel periodo; non solo, era anche un instancabile, impeccabile ed eccezionale studioso.

I due avevano iniziato a scambiarsi messaggi da un anno. Usando Miguel, grazie ai suoi poteri che lo rendevano uno gnomo-aereo, Roger era riuscito a comunicare con il grande scienziato.

Dopo qualche tempo, i due avevano deciso di incontrarsi. Il pirata aveva capito che quell’uomo sapeva davvero troppe cose e che avrebbe potuto illuminarlo su alcune cose. Dall’altra parte, Vega aveva deciso di aiutare quest’ultimo, perché aveva capito che il pirata non era per niente cattivo come lo descrivevano i giornali, ma, anzi, era un fiero, carismatico e liberare sognatore. E anche Vega era venuto voglia di conoscere di persona questo grande guerriero.

Roger prese un’altra poltrona e si sedette proprio di fronte all’uomo.

Roger: “Quindi, tu sai come raggiungere Raftel?”

“Certo. Come ti ho già detto, ho scoperto la strada che porta alla gloria eterna… ma poi ci arriveremo.

Sarebbe d’aiuto per l’umanità trovare e tradurre anche tutti i Poigne Griffe esistenti… in questo modo, potremo scoprire anche la Vera Storia e la posizione delle Tre Armi Ancestrali.”

“Per ora, le Armi Ancestrali non m’interessano. Sono armi troppo pericolose, di cui adesso non ho nemmeno bisogno.

Sicuramente, m’interessa di più portare alla luce la Vera Storia. Non sono uno storico, né uno studioso, tuttavia, non posso sopportare che i Cinque Astri continuino a imbrogliare così il mondo.

Uno dei miei obiettivi è anche quello di portare quanto più possibile verità e libertà su questo pianeta.

In ogni caso, come ho già detto nelle mie lettere, ho un membro della famiglia Kozuki nella mia ciurma da qualche anno. I Kozuki, molti secoli fa, durante i Cento Anni di Buio, come sai, crearono a Wa i Poigne Griffe e solo loro sono in grado di leggerne il contenuto.

Tuttavia, prima ancora che lui diventasse uno dei miei, ero comunque in grado di capire il messaggio dei PG. Per la precisione, negli ultimi anni, sento i PG parlarmi nel vero senso della parola.

Ma non sono solo i PG, sento parecchie voci nella mia testa, che quasi sempre non riesco a identificare… non so veramente cosa mi stia succedendo.”

“Mi dispiace, ma su questo non so che dirti… non ho mai sentito di simile cose. Quindi, conosci anche il funzionamento dei Road Poigne Griffe?”

“Si, i RPG sono quattro PG rossi e sono fondamentali per trovare Raftel. Tuttavia, da soli, pare che non bastino per raggiungere questo posto.”

“Quindi, sei realmente convinto a raggiungere Raftel?”

“Si, è il mio sogno… da sempre!”

“Va bene… quindi, è il momento di passare alla parte succosa. Secondo la storia ufficiale, nessuno ci è mai arrivato… in verità, un pirata ci riuscì secoli fa!”

“Coosa?!”

“Il Governo Mondiale ha fatto di tutto per cancellare quanto più possibile su questo tipo.

Il suo nome raggiunse il mondo stesso e fu impossibile per i governativi cancellare tutta la sua storia.

Ma io ho trovato il suo diario di bordo, su cui c’è scritto tutto quello che bisogna fare per raggiungere Raftel. E’ scritto in un linguaggio antichissimo che solo io so tradurre al mondo.”

Roger rimase molto perplesso da una simile informazione. Venire in quel posto, a parlare con quel tipo, avrebbe cambiato per sempre la sua vita.

“Ovviamente, tra il dire e il fare ci sarà sempre il mare. Anche se sappiamo la teoria, non è detto che riusciremo a metterla in pratica.

Prima di tutto, è bene che tu conosca l’uomo che raggiunse Raftel… mai sentito parlare di Monteblanc Noland?”

“Vuoi dire Noland il Bugiardo?! Quell’avventuriero del Mare Settentrionale che morì sotto esecuzione nel suo stesso regno per le sue bugie?!”

“Noland aveva realmente raggiunto un’isola strapiena d’oro… tuttavia, in seguito ad un curioso procedimento, l’isola finì sulle nuvole.

Noland, quindi, disse la verità al suo Re. Secondo la storia ufficiale, quando il Re raggiunse il luogo che gli aveva indicato Noland senza trovare un solo grammo d’oro, lo condannò a morte… e così Noland morì.

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Ma le cose non andarono proprio in questo modo.

In realtà, prima di essere ucciso, Noland, fu salvato dai suoi compagni. Quel giorno ottenne una taglia e iniziò la sua carriera come pirata.

Dieci anni dopo, raggiunse Raftel. Purtroppo, la Marina di allora lo catturò poco dopo e fu ucciso sotto esecuzione nella sua terra natale, come avrebbe dovuto morire dieci anni prima.”

“Agghiacciante! Quindi, quale sarebbe la teoria?!”

“Sei ma stato sull’isola di Rusukaina?”

“Certo che ci sono stato. Si tratta dell’isola più pericolosa del Paradiso ed una delle più pericolose di tutto il mondo; non ci sono possibilità di salvezza, per la gente comune, in quel luogo.

Io e i miei uomini ci siamo allenati lì per ben un anno. Al nostro arrivo, trovammo 500 bestie incredibilmente forti; ognuna di essa, aveva come minimo la forza di dieci giganti e avrebbe potuto devastare venti regni senza alcuna difficoltà.

Avessi potuto controllare queste bestie, sicuramente avrei già sconfitto tutti i miei nemici, Marina compresa. Perfino il mio Haki del Re non è in grado di dominare simili creature.

Dopo un anno, le avevamo sconfitte tutte; tuttavia, durante questo periodo, abbiamo rischiato la vita tantissime volte… come non ci era mai capitato.”

“Su quest’isola, c’è un uccello leggendario che nasce solo una volta ogni dieci anni. Si chiama Gyo e ha poteri eccezionali: è in grado di aprire varchi dimensionali.

Dopo che i quattro RPG, una volta tradotti, vi avranno indicati la posizione di un certo luogo, una volta portato Gyo con voi in quel posto, allora l’uccello vi porterà sulla vera Raftel, che si trova, appunto, in un’altra dimensione.

Purtroppo, Gyo vive solo un’ora. Su Rusukaina, dovrete trovare il suo uovo e portarlo con voi. Potreste anche perfino non trovarlo, così sareste costretti ad aspettare altri anni.

Per schiudersi, l’uovo ci mette qualche anno e dovrete stare attenti che non si rompa, altrimenti sarebbe la fine: intanto, dovrete procurarvi le scritte dei RPG.

Noland, in ogni caso, nel suo diario di bordo, non dice niente di più su quello che ha trovato a Raftel… lo dovrai scoprire tu… sempre che tu ci riesca!”

Roger rifletté per un po’ di tempo, poi parlò.

“Vegapunk… ho bisogno del tuo aiuto! Dovrai venire con me!”

“Ma non se ne parla proprio. Io sono interessato solo alle mie ricerche… non posso certo mettermi a fare il pirata, ti ho detto le cose importanti… ora, puoi vedertela anche da solo.”

“Non è vero… le cose sono più complesse del previsto, e lo sai anche tu. Io, questo Gyo, non saprei nemmeno riconoscerlo. Nemmeno saprei riconoscere il suo uovo. Mentre sono a conoscenza del fatto che tu te ne intenda anche di animali.

Se vieni con me, è indubbio che entrerai anche tu nella leggenda.”

“Leggenda e gloria… non mi hanno mai interessato. A me, interessa solo il mio lavoro. Per un po’, mi ha divertito la ricerca sulla verità di Raftel… mi ci sono immerso per ben dieci anni e mi sono fatto portare libri da tutte le parti del mondo… ma, adesso, da quando ho saputo la verità, vorrei tornare a fare lo scienziato a tempo pieno.

La gente del mio Paese, poi, ha bisogno di me. Io ho dei grandi progetti per questo posto.”

“In verità, c’è qualcosa che ti serve, e che io ho… il denaro!”

Vega rimase in silenzio e guardò Roger negli occhi, mentre quest’ultimo continuava a parlare.

“Per potare a termine tutti i tuoi progetti, le tue ricerche e le tue idee ci vogliono soldi.

Qui, in questo posto, non troverai mai nessuno che possa pagarti a sufficienza.

Quindi, potrai aiutare molto poco i tuoi compaesani.

Mentre, si dà il caso, che io, in trent’anni di pirateria, abbia conservato un tesoro di ben 5 Miliardi di Berry…”

“Coosa?!”

“Di cosa ti stupisci?! Noland, dopotutto, come tu stesso hai detto, aveva trovato realmente un’isola piena d’oro… ebbene, ti posso assicurare che, nel mondo, ne esistono altre di isole così.

Per quanto tu possa essere intelligente e saperne di cose, non conosci molto la vita dei pirati.

In più, sei a conoscenza della mia sincerità.

Il mio tesoro si trova in un posto segreto, la cui posizione la conosco solo io; nemmeno i miei uomini, infatti, sanno dove si trovi.

Se vieni con me, ti giuro che ti darò tutto. Per quanto ami raccogliere tesori, non sono per niente attaccato al denaro, e credo anche che quest’ultimo non faccia, di fatto, la felicità vera degli uomini.”

Vega era furibondo come non mai. Dovette prendersi vari minuti per pensare. Alla fine, si alzò in piedi.

“Sei un vero bastardo, Roger. In ogni caso… ho da mostrarti qualcosa.”

Dopo aver premuto su una parete, quella scomparve. Al suo posto, erano comparse delle scale che scendevano giù in una fitta oscurità.

“Scendiamo!” disse lo scienziato.

Mentre i due scendevano, continuarono a parlare.

“Di cosa si tratta?”

“La vita da pirata è pericolosa, perciò ebbene che mi porti dietro un’arma.

Devi sapere che, per circa cinque anni, ho lavorato alla costruzione di quest’arma. Dopo averla finita, grazie ad essa, sono riuscito a mettere in fuga tutti i pirati che hanno attaccato il mio regno. E’ il meglio che sono riuscito a creare con quello che avevo. Ovviamente, se avessi avuto più fondi sicuramente sarei stato capace di creare qualcosa di meglio.”

Finalmente, arrivarono al piano. Qui, vi era un robot alto quattro metri e che aveva le fattezze di un orso bruno.

Roger: “Cosa diavolo è questo?”

“Il Futuro… io l’ho soprannominato Yodi. Anzi, proprio perché non voglio farmi una fama da pirata, ma voglio tornare a fare lo scienziato quanto prima, per tutto il tempo che starò nella tua ciurma, voglio essere chiamato Yodi anch’io. In battaglia, utilizzerò questo mostro di metallo per combattere, mentre, nei momenti di calma, cercherò di farmi vedere il meno possibile sul ponte della nave.”

“Mi sembra una cosa ragionevole. Ti darò una grande stanza nella mia nave, così che tu possa adibirla come studio e laboratorio.”

Tre ore dopo, Vega era sulla nave di Roger e stavano per partire, quando Roger ebbe un malore.

Ray: “Che succede??”

Roger vomitò sangue e, dopo poco, svenne.

Isabel: “Forse, è il caso di portarlo a Drum, il regno dei dottori.”

 

Tre giorni dopo

Drum

 

Anche questo posto era completamente innevato e faceva molto freddo. Una parte della ciurma, Vega compreso, aspettava in una sala d’aspetto dello studio di un dottore mentre, l’altra parte, era in attesa fuori.

Ben cinque dottori stavano visitando Roger.

Dopo poco, uscì una vecchia che aveva più di cento anni. Kureha, nonostante l’età, vestiva molto giovanile, solitamente. Ma, quel giorno, era vestita da vero medico: con un camice e pantaloni bianchi.

“… gli rimane un anno di vita… mi dispiace!”

Tutti quanti, in un primo momento, pensarono che fosse uno scherzo.

Roger, in trent’anni di pirateria, era sopravvissuto a di tutto, aveva sfidato la sorte migliaia di volte, la sua forza era tale da poter sollevare un’isola e farci i piegamenti, mentre il sorriso non lo abbandonava mai, ma era stato sempre lì a confortare e motivare tutti, anche nei momenti più difficili e rischiosi. Solo grazie a lui, la ciurma era riuscita ad andare così avanti.

Come poteva una semplice malattia uccidere un uomo di questo genere?! Impossibile. Gold Roger sarebbe vissuto per sempre.

Vega: “Io di medicina non me ne intendo… ma di che tipo di malattia si tratterebbe?!”

“È una malattia rarissima e fatale… questo è il secondo caso che vedo in tutta la mia vita. I suoi organi hanno già iniziato a disfarsi e fra sei mesi non sarà più in grado di camminare.”

Fu in quel momento che tutti si resero conto che la vita di Roger era ormai finita e, così, sarebbe terminata probabilmente anche tutta la ciurma, dato che nessuno di loro aveva il carisma necessario per tenere tutti uniti.

Kureha: “Tuttavia, per sicurezza, potreste recarvi da un altro dottore… si chiama Crocus… ha studiato qui e, prima di andarsene, era diventato il miglior dottore dell’isola… da qualcuno, è considerato anche il miglior medico del mondo.”

Ray: “Dove lo troviamo?”

 

Tre giorni dopo

Promontorio Futago (inizio Rotta Maggiore)

 

Crocus uscì dalla sua abitazione, dopo aver visitato Roger.

Aveva 45 anni e nessuno avrebbe mai potuto immaginare che fosse un geniale medico.

Era alto circa 2 metri, aveva un aspetto rozzo, modi burberi, capelli neri, occhiali da vista, una bandana e una canottiera lilla, e un pantalone viola scuro.

Isabel: “Quindi?!”

Tutta la ciurma era in attesa come non mai. Se la risposta fosse stata negativa, sarebbero finiti i sogni di molti di loro.

“Posso allungare la sua vita di qualche anno… ma nient’altro. È una malattia per cui non esiste ancora nessuna cura.”

A questa notizia, molti non seppero come prenderla.

Crocus: “Ho una medicina che gli dovrà essere somministrata una volta al giorno.

Siccome è un preparato che solo io sono in grado di produrre, dovrò venire per forza con voi.

E, intanto, voglio 30 Milioni di Berry per miei servizi…”

Nessuno aveva mai sentito chiedere una tale parcella a un medico, perciò molti sembrarono irritati.

Fu allora che uscì dall’abitazione Roger.

“Dategli tutti i soldi che chiede… io mi fido di quest’uomo!”

Tutta la ciurma s’inchinò ai piedi di Roger. Qualcuno aveva iniziato perfino a piangere. Douglas sembrava quello più provato di tutti.

Tuttavia, anche in questa situazione, Roger continuava a sorridere.

“Tutti dobbiamo morire prima o poi… siete stati degli stupidi a pensare che io fossi immortale e potessi sovvertire questa semplice ma inevitabile legge della natura.”

Poi, diede un pugno a Douglas e sembrava pronto a darle anche a tutta la ciurma.

“Mi fate una rabbia che nemmeno avete idea.

Non voglio vedere piagnistei nella mia ciurma…”

E mentre lo diceva aveva le lacrime agli occhi.

“… in ogni caso, non pensiate che la ciurma di Gold Roger sia finita oggi. Tutto il contrario: io vi prometto un nuovo inizio.

Io vi giuro che raggiungeremo Raftel tra tre anni.

Poi, potrò anche perire anche in santa pace.”

 

 

 

To be continued

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