One Piece Fanfiction – la Storia di Gold Roger (Part4)

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Le Origini della Leggenda: la storia di Gold Roger(Part4)

 

Anno 30

 

Roger a quarant’otto anni

 

Mare Occidentale

Isola di Baterilla

Sulla spiaggia, c’erano due donne che passeggiavano e che portavano dei panni da lavare.

“Rouge… dobbiamo sbrigarci… ci stanno aspettando!”

“Come vuoi tu, Marlene.”

Rouge era una bellissima ragazza di vent’anni. Snella, con gli occhi marroni e dei lunghi capelli rosa ondulati, le lentiggini ed un fiore sul lato sinistro dei suoi capelli. Il suo vestito era celeste chiaro.

Marlene, invece, era una donna sposata di circa 40 anni. Aveva capelli castani ed occhi azzurri. Rispetto a Rouge, era più robusta, tuttavia, si manteneva ancora piacente ed attraente. Quando passava per i pub del paese, qualche fischio indiscreto se lo prendeva sempre. Il suo abito era verde.

 

“Rouge… perché stai rifiutando tutti gli uomini del posto? Non vuoi sposarti?”

“Certo che voglio sposarmi… tuttavia, trovo tutti gli uomini del paese davvero rozzi e volgari.”

“Nessuno è perfetto… nemmeno il mio Buddy, che è sempre a bere.”

“Aspetta… c’è qualcosa lì!”

Il mare aveva portato il corpo di un uomo privo di sensi. Era mezzo nudo, il suo corpo era più grande e possente di quello di un uomo comune e portava delle ferite da spada e da fuoco.

“Oh, mio dio… vado a chiamare Buddy!”

Marlene si girò ed corse verso il paese, mentre Rouge si avvicinò all’uomo. Dopo essersi avvicinata, poté vederlo meglio: aveva capelli e baffi lunghi neri, era molto abbronzato e pareva decisamente selvaggio; inoltre, si era conto che lui alto circa tre metri e che lei non avrebbe mai potuto trasportarlo o trascinarlo con la sua sola forza.

Poco dopo, arrivò Buddy, un uomo di cinquant’anni e panciuto, con altri dieci uomini. Diede uno sguardo all’uomo e disse:

“Questo tipo mi sembra un pirata… curarlo potrebbe non essere una buona idea!”

Rouge: “Ma sta per morire… non possiamo lasciare che una persona muoia in questo modo.”

Buddy ci pensò un po’ sopra e poi disse:

“Va bene… lo cureremo… ma qualcuno dovrà fargli la guardia e lo dovrà sorvegliare costantemente. Se, un giorno dovesse riprendersi, non possiamo sapere come potrebbe reagire!”

Così gli uomini lo presero e lo portarono dal dottor Marlow.

Buddy: “Marlow… che tu sappia, questo tipo ti ricorda qualche pirata famoso?”

Marlow aveva quasi sessant’anni. Aveva gli occhiali da vista e fumava una pipa. Indossava un camice bianco ed una camicia azzurro chiaro.

“Conosco tutti i pirati del Mare Occidentale… ma questo non sembra uno di loro… deve venire da fuori.”

Buddy: “Secondo te, si salverà?”

“Credo di si… non ho mai visto un fisico così straordinariamente forte e muscoloso.”

“Qualcuno dei ragazzi rimarrà con un fucile a portata di mano. Capisci che, questo tipo, potrebbe rivelarsi un vero pericolo. L’ultima volta che qui è passato un pirata, mi sembra sia stato dieci anni fa, l’abbiamo scampata per miracolo.

Molti pirati, quando arrivano in un posto, uccidono gli uomini, violentano le donne e rubano tutto quello che possono. Non possiamo permettere che accada una simile cosa anche qui.”

“Certo. Può darsi anche che la ciurma di questo tipo lo sia già cercando.”

Due settimane dopo, Roger si risvegliò. Era bendato su un letto, gli avevano tolto i suoi vestiti e messi altri più leggeri e freschi. Vicino a lui, c’era una ragazza e più lontano, sempre nella stanza, c’era un uomo armato di fucile.

Rouge: “Come ti senti?”

Roger: “Quasi bene… mi devo ancora riprendere. Maledizione! L’ultimo assalto della Marina è stato più pesante del solito e pure Garp ci è andato più pesante…”

Rouge: “Quindi, sei un pirata?”

“Si… mi chiamo Roger… tuttavia, non sono un pirata cattivo e potrete dormire sonni tranquilli stasera.”

Fu, allora, che entrò il dottor Marlow.

“Allora, il nostro uomo si è ripreso, a quanto pare. Un altro uomo, con le stesse ferite, non sarebbe di certo sopravvissuto.”

“Il mare… se non ti uccide, ti rende incredibilmente forte.”

La voce della ripresa del paziente si estese rapidamente per tutto il paese, quel giorno.

Solo dopo altri tre giorni, Roger poté iniziare a camminare.

Una mattina, chiese a Rouge di accompagnarlo a fare un giro a piedi per la zona. Lei accettò e gli portò una camicia bianca ed un pantalone sul marroncino, che lui indossò subito.

Così, Roger uscì dalla casa di cura con Rouge, ed i due iniziarono a camminare in direzione della spiaggia.

Roger: “La barba e capelli… sono cresciuti troppo… sembro proprio un cavernicolo…”

“Dopo ti porterò da un barbiere… come ti senti adesso?”

“Molto meglio rispetto a qualche giorno fa… quando mi sarò ripreso partirò di nuovo… devo cercare la mia ciurma. Anche se, può darsi, che siano prima loro a trovare me.”

“Com’è fare il pirata?”

“Per me, è la cosa più bella… non potrei vivere senza i miei viaggi e le mie avventure. È una vita che non stanca mai; tuttavia, è anche dannatamente pericolosa e si rischia la vita praticamente tutti i giorni.”

Arrivati sulla spiaggia, si sedettero su degli scogli ed iniziarono a vedere il mare. Dopo un po’, tornarono di nuovo a parlare.

“Ce l’hai una ragazza?”

“Nella mia ciurma, per un periodo, ho amato una donna… tuttavia, col passare degli anni, quest’amore è sfumato. Diciamo che sono circa dieci anni da quando abbiamo smesso di amarci completamente. Da allora, ho avuto molte donne… questo perché sono molto popolare… tuttavia, non mi sono più innamorato di una donna e non so se lo farò di nuovo.”

Tra i due ci fu un altro po’ di silenzio, poi Roger parlò di nuovo.

“Però, non posso continuare con questa vita per sempre… un giorno, dovrò ritirarmi… e questo posto non sembra poi così male.”

“Quando pensi di ritirarti?”

“Credo che il momento sia più vicino di quello che pensi anch’io. Dopotutto, nella vita, tutto è destinato a finire.”

Per un po’, Roger chiuse gli occhi e si concentrò sul rumore delle onde.

Rouge: “Dovresti avere l’età di mio padre… tuttavia, per certi aspetti, sembri ancora un ragazzo…”

“Si, me l’hanno già detto.

In ogni caso, prima che si chiudi il capitolo finale della mia vita, devo ancora compiere una missione molto importante… da cui, potrebbe dipendere il mondo.”

Roger aprì gli occhi e guardò intensamente quelli di Rouge.

Poco dopo, i due fecero un giro nel paese e, poi, prima del pomeriggio, Roger tornò a riposarsi nel suo letto.

Da allora, tutte le mattine, i due iniziarono ad uscire insieme.

Fino a quando, non venne il giorno della partenza del pirata, circa una settimana dopo.

gol d roger and portgas d rouge (one piece) drawn by kuta_(maka)

Il pirata si era vestito con una camicia bianca, un pantalone nero e un cappotto marrone scuro. Gli avevano dato una barca con cui avrebbe dovuto raggiungere la città più vicina.

Sulla spiaggia, c’era tutti gli abitanti del posto per salutarlo.

“Vi ringrazio per esservi presi cura di me… un giorno, ci rivedremo. Ve lo prometto.”

Prima di partire, abbracciò Rouge e poi salì sulla barca.

Fu, allora, che apparvero cento navi.

Su una di loro c’era il Contrammiraglio Stanley, un marine grasso e robusto, che iniziò ad urlare in un megafono.

“Gold Roger… finalmente, ti abbiamo trovato. Ora, avrai la fine che meriti. Abbiamo riunito una flotta di navi prese da tutti i regni del Mare Occidentale.”

Il pirata stava proseguendo sul mare con la sua barca, quando si fermò. Stava per essere raggiunto dalle navi, fu allora che sorrise, come non lo faceva da parecchio. La sua faccia sembrò, per pochi attimi, essersi mutata in quella di un demone.

“Quindi, si torna a fare il pirata…” – disse.

Un secondo dopo, i suoi occhi divennero rossi e tutti gli uomini sulle navi, Contrammiraglio compreso, persero i sensi in quel momento.

Sull’isola, il dottor Marlow si mise le mani in testa – “Non ci posso credere… come abbiamo fatto a non riconoscerlo… quell’uomo è Gold Roger… il pirata che fa parlare di sé da ben trent’anni… è uno dei quattro pirati più pericolosi, influenti e forti del mondo… avrebbe potuto ucciderci in un istante.”

Tutta la folla che aveva salutato Roger, fu presa, momentaneamente, da un generale panico, tranne Rouge.

“Io avevo capito chi era… fin dal primo momento.”

Sulla spiaggia, c’era anche un bambino di nome Shanks, che stava guardando con grande interesse il pirata.

Roger, con la sua barca, passò attraverso la flotta di navi.

Un’ora dopo, avrebbe trovato la sua ciurma.

“Finalmente la Oro Stevenson…”

Gaban: “Alla fine, ti abbiamo trovato… stasera si festeggia con il rum.”

 

 

Ching “Lungo Fucile” – 130.000.000 Berry

Seagull “la Roccia” – 170.000.000 Berry

Jean Damme “Kick Fighter” – 187.000.000 Berry

Douglas Bullet “il Carnefice” – 190.000.000 Berry

Gattovipera “il Principe della Notte” – 200.000.000 Berry

Canetempesta “il Principe del Giorno” – 200.000.000 Berry

Nickel Miguel “Cuore Vandalo” – 210.000.000 Berry

Alexander “il Dio dei Mari” – 220.000.000 Berry

Blyue “l’Uomo-Gigante” – 230.000.000 Berry

Calgara II “il Cercatore di Tesori” – 240.000.000 Berry

Kozuki Oden “Samurai Oden” – 420.000.000 Berry

Scopper Gaban “Ascia Nera” – 440.000.000 Berry

Bronze Isabel “la Dea della Guerra” – 470.000.000 Berry

Silvers Rayleigh “il Re Oscuro” – 500.000.000 Berry

Gol D. Roger “Gold Roger” – 1.500.000.000 Berry

 

La nave si fermò su un’isola disabitata il giorno dopo. Fu allora che apparve uno strano individuo.

“Buongiorno, uomini di Roger… io sono Pandaman e sono venuto a sfidare Gold Roger. Se non accetta, allora, vuol dire che non è uomo.”

Pandaman

L’uomo aveva 33 anni, era alto 2 metri ed era muscoloso. Ma la cosa che spiccava maggiormente in lui era il fatto che indossasse una maschera con la faccia di un panda, con la scritta “panda” sulla fronte.

Le sue braccia erano nere, con tatuaggi raffiguranti bambù, mentre, dai gomiti, gli spuntavano delle foglie, sul petto aveva altri due tatuaggi raffiguranti due cuori, aveva una fascia chiara intorno alla vita, pantaloni corti bianchi con motivi neri che gli arrivano alle ginocchia e lunghi scarponi.

Roger, che si era vestito di nuovo con i suoi abiti pirateschi, si rivolse alla sua ciurma “Qualcuno lo conosce?”

Si fece avanti Isabel “È un pirata wrestler con una taglia di 330 milioni di berry.”

Pandaman: “Io sono a conoscenza di particolari tecniche mortali. Da piccolo, fui cresciuto dai panda… e ora anche io lo sono, e sono anche un supereroe. Per questi motivi, mi chiamo Pandaman. Un giorno, otterrò anch’io l’Eterna Giovinezza che ha ottenuto Shakky il Ragno Mortale e vivrò in eterno viaggiando per il mondo.”

Si fece avanti Douglas. Il ragazzo, 15 anni ed era uno dei più giovani della ciurma. Aveva capelli lunghi biondi, giacca bluastra, un pantalone violaceo scuro e dei stivaletti neri. Come arma, utilizzava un tridente.

“Prima di sfidare Roger, dovresti, innanzitutto, dimostrarti all’altezza dei suoi uomini. Combatterai prima con me… e vedremo così come te la cavi.”

Roger: “Per me, va bene.”

“Dovrei combattere contro un ragazzino?! Adesso, mi state umiliando!”

Roger: “Ti garantisco che Douglas ha una forza innaturale per la sua età e che, da solo, equivale a un intero esercito. Sono sicuro che non avrai modo di pentirtene.”

“Adesso, mi avete incuriosito. Accetto la lotta, anche se non mi aspetto molto.”

La ciurma si allontanò dai due combattenti di cinquanta metri.

Douglas: “Ora, ti farò vedere qualcosa d’interessante…” dopo aver toccato il terreno con la mano destra “… Metallica: Cerberus!”

Tutte le armi, nell’arco di chilometri, raggiunsero il ragazzo e quest’ultimo le utilizzò per assemblare un enorme mostro di metallo, con la forma dell’essere mitologico conosciuto come il cerbero. Si trattava di un cane a tre teste e alto 20 metri. Douglas entrò al suo interno.

“Ohhh, davvero sorprendente…”

Il mostro di metallo si lanciò addosso al panda, ma, quest’ultimo, riuscì a schivare il colpo

Pandaman: “Assaggia la forza di un panda!”

Prese la rincorsa e colpì il cane, con un tale pugno, da distruggere completamente il cerbero di ferro e mettere ko il ragazzo.

Rayleigh: “Non ci posso credere… non ha utilizzato nemmeno l’haki.”

Roger: “Questo tipo sembra più forte rispetto alla sua taglia.”

Uscì Alexander dall’acqua. Si era fatto alto circa dieci metri.

“Metto Douglas al sicuro!”

Pandaman: “Roger… ho sconfitto il tuo uomo… ora, devi venire tu a combattere con me. Se ti sconfiggo, verrò considerato anch’io uno dei quattro pirati più forti. Un giorno, sconfiggerò anche Barbabianca.”

Roger: “Mi spiace, ma hai sconfitto solo uno dei miei subordinati più deboli… per potertela vedere con me, devi dimostrare ben altro.”

Comparvero i due di Zou, la patria dei visoni. Erano sui 2.50 metri, per ora, ma stavano crescendo rapidamente; di fatto, nonostante fossero ancora dei ventenni, pare fossero straordinariamente forti, ed erano destinati a diventare i Signori della loro terra un giorno.

Cane-tempesta era un uomo-cane marrone chiaro che indossava una camicia blu e dei pantaloncini celesti. Come arma, portava una spada.

Gatto-vipera era un uomo-gatto giallo: aveva una folta chioma bionda e una coda a strisce gialle e marroni, indossava una camicia rossa, con una una grossa fascia rosa intorno alla vita, e dei sandali. Non aveva armi.

Il primo disse “Non farti ingannare dalla nostra età, noi visoni non temiamo la battaglia… e ti conceremo per le feste.”

Pandaman: “Per me, potete anche attaccarmi insieme.”

Roger: “Cane-tempesta e Gatto-vipera… vi do l’autorizzazione di combattere insieme.”

Pandaman: “Allora, dovrò iniziare a fare sul serio… Prima Tecnica Mortale: Bambù Fighter!”

Dalle sue mani, apparve una lunghissima canna di bambù.

Intanto, i due visoni gli erano già addosso. Gatto-vipera riuscì a schiantarlo via, ma Pandaman riuscì a rialzarsi velocemente e senza particolari problemi.

Pandaman: “Assaggiate la potenza del mio bambù…”

Dopo aver puntato la punta del suo bambù verso i due visoni, quest’ultimo si allungò fino a penetrare il corpo dei due e a spazzarli via.

La ciurma rimase allibita.

Gaban: “Cane-tempesta e Gatto-vipera non hanno perso i sensi. Tuttavia, schiantarli via in quel modo, non è cosa da tutti.”

I visoni, anche se feriti e sanguinanti, stavano tornando a combattere, quando furono fermati da Oden.

“Ehi, voi due avete avuto le vostre possibilità contro questo tipo… ora, tocca a me.”

“Come vuole lei, Maestro Oden!” dissero entrambi, rivolgendosi con devota reverenza al samurai.

Lo spadaccino era il figlio dell’attuale Shogun di Wa, aveva circa trent’anni, era alto e muscoloso. Indossava un kimono bianco, con una fascia nera, mantello giallastro, sandali e cappello di paglia. Portava due katane: Ame no Habakiri e la Enma.

Pandaman: “Samurai Oden?! Il secondo uomo più forte di Wa?!”

“Esatto… e venderò a caro prezzo la mia pelle… Bagabondo!”

Dopo aver estratto soltanto l’Enma, questa assorbì la luce del sole e divenne una lama di luce vera e propria, senza nessuna ombra di metallo.

Roger: “In passato, qualcuno lo chiama anche Oden della Luce…”

Un attimo dopo, il bambù era stato tagliato in mille pezzi.

Oden: “Non esiste cosa che questa spada non possa tagliare.”

“Eh, va bene, sei forte… ma le sorprese non sono ancora finite… Seconda Tecnica Mortale: Quick Fighter!”

Il corpo di Pandaman divenne leggermente più magro. Un secondo dopo, il suo corpo scomparve.

Oden: “Dov’è finito?!”

Fu allora, che il samurai fu preso da un pugno super-veloce e fu schiantato via anche lui.

Ray: “Incredibile… ha sconfitto perfino Oden!”

Pandaman: “Roger… quanto ti deciderai di scendere a combattere da uomo?! Vuoi forse che sconfigga tutti i tuoi sottoposti.”

Roger: “Mi spiace per te… ma ancora non hai visto in azione i miei uomini migliori.”

Isabel: “Vado io…”

Dopo aver detto ciò, si trasformò in un tengu alto 5 metri e dalla pelle rossa.

Pandaman: “Ohhh… avete veramente dei frutti molto interessanti nella vostra ciurma… ma non basteranno di certo a sconfiggermi. Ora utilizzerò la mia vera potenza… Terza Tecnica Mortale: Super Fighter!”

Pandaman divenne molto più muscoloso e raggiunse i 4 metri.

“In questa forma, ho la forza di un milione di panda e potrei distruggere anche un’isola con un singolo pugno.”

Isabel: “Ci sono poteri contro cui la forza non basta… Tengu Prison!”

Il wrestler fu chiuso dentro una barriera spirituale.

“Che cosa?!”

Diede un pugno alla barriera ma quella non si mosse.

Roger: “La Prigione di Isabel è la sua mossa più forte… nemmeno la forza fisica può niente contro una tale mossa… che te ne pare?!”

Pandaman non riuscì più a liberarsi e, dopo poco, dovette ammettere la sconfitta.

Prima di partire nuovamente, salutò gli altri pirati.

Roger: “Perché non entri nella nostra ciurma?”

“Noo, ho altri progetti…e, per ora, preferisco rimanere da solo!”

Roger: “Va bene… qualcosa mi dice che coronerai il tuo sogno di diventare immortale.”

 

 

To be continued

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