One Piece Fanfiction – la storia di Gold Roger (part3)

Part1 Part2

Le Origini della Leggenda: la storia di Gold Roger(Part3)

 

Anno 20

 

Roger a trentotto anni

 

Inferno (Nuovo Mondo)

Wa, il Regno dei Samurai

Nella zona nevosa dell’isola, che era chiamata Ringo, sostavano dai sei mesi gli, ormai, famosissimi pirati di Gold Roger.

In quel periodo, vivevano, in un vecchio villaggio abbandonato.

Roger era rimasto molto incuriosito da Wa e la sua storia, ed aveva deciso di esplorarlo tutto. Tuttavia, alcune volte, in questi mesi, aveva preso comunque il mare per brevi periodi.

Qui, i samurai, che erano gli spadaccini del posto, avevano la fama di essere tra i guerrieri più forti.

Wa era un paese chiuso all’esterno, che non si era mai voluto schierare dalla parte di nessuno, nemmeno dalla parte del Governo; oltre a ciò, anche i visitatori non erano ben visti e, la maggior parte della gente del posto sembrava convinta che le cose sarebbero dovute restare così per sempre, per preservare il Paese e non portarlo alla rovina.

Tuttavia, secondo Roger, l’isola non sarebbe rimasta isolata per sempre; secondo lui, presto anche lei si sarebbe aperta al mondo.

In quel momento, il pirata stava bevendo rum nel suo piccolo e vecchio palazzo: era seduto su una poltrona e stava osservando il fuoco nel camino che aveva di fronte. Proprio in quel momento, ricordò la grande disfatta subita da Kong dieci anni prima, durante la quale erano morti anche diversi suoi uomini.

Ricordava ancora i suoi volti ed i suoi nomi, tuttavia, la vita di mare era davvero pericolosa e non lasciava scampo per nessuno. In ogni caso, però, c’è da dire che erano morti facendo quello che amavano fare. Sotto questo punto di vista, erano stati fortunati.

Se lui era ancora vivo, invece, era solo per un maggiore pizzico di fortuna: niente di più.

Nessuno era invincibile, nessuno era immortale… tutti, prima o poi, saremmo morti.

Dieci anni prima, in ogni caso, era stato Alexander a salvare la sua ciurma e gli altri pirati, tra cui Blyue, Chameleone e Calgara II.

In seguito, Blyue e Calgara, molto riconoscenti ai pirati di Roger, avevano decisero di entrare anche loro nel gruppo, portando con sé anche i sopravvissuti delle loro ciurme.

La nave di Roger, la Oro Robinson, fu pure distrutta dai marine, quindi, Roger dovette prenderne una nuova che chiamò la Oro Patrickson, e l’entrata nel Nuovo Mondo finì posticipata di ben tre anni.

Un mese fa, Ray, Gaban, Calgara II e Blyue avevano deciso di battersi con i migliori samurai di Wa ed avevano, momentaneamente, abbandonato la ciurma; sicuramente, al loro ritorno sarebbero stati più forti.

 

Seagull “la Roccia” – 140.000.000 Berry

Nickel Miguel “Cuore Vandalo” – 162.000.000 Berry

Alexander “il Dio dei Mari” – 198.000.000 Berry

Blyue “l’Uomo-Gigante” – 200.000.000 Berry

Calgara II “il Cercatore di Tesori” – 250.000.000 Berry

Scopper Gaban “Ascia Nera” – 277.000.000 Berry

Bronze Isabel “la Dea della Guerra” – 280.000.000 Berry

Silvers Rayleigh “il Re Oscuro” – 330.000.000 Berry

“Gold Roger” – 550.000.000 Berry

Ora, Roger indossava un giaccone da pirata rossastro, con una maglia nera, su cui spiccava un foulard bianco, e dei pantaloni blu scuro. Non indossava più cappelli.

Con sé, aveva una sciabola: negli ultimi anni, infatti, aveva iniziato a fare più pratica con la sua spada. Specialmente, ora a Wa, l’isola degli spadaccini, la sua abilità con la spada stava aumentando enormemente, anche perché, come allenamento, tendeva ad usare il suo rogia di meno.

Ad un tratto, venne a chiamarlo un suo subordinato.

“Capo… c’è una persona per lei… si tratta del Guerriero Bianco.”

“Il Bianco?! Vengo subito.”

Il pirata uscì fuori, uscì dalla zona delle abitazioni e lì c’era il suo visitatore. Era circondato da cento dei suoi sottoposti, tra cui anche Isabel, Miguel e Seagull.

Isabel si era anche mutata nella sua forma di tengu, ora alta 4 metri. Tuttavia, contro il Bianco sarebbero stati tutti completamente impotenti, perché quest’uomo aveva una taglia di 960 Milioni di berry ed era uno degli uomini più forti al mondo.

“Come te la passi?” domandò Edward Newgate.

Era un pirata di 35 anni, alto 6.66 metri, e incredibilmente muscoloso. Indossava un gilet marrone scuro, una fascia rossa a posto della cintura e dei pantaloni giallastri. I suoi capelli erano biondi, e portava una bandana nera in testa. Come arma, portava un eccezionale bisento, ovvero una lancia lunga… ovviamente, della sua misura.

Dieci anni prima era già ritenuto uno degli uomini più forti del Nuovo Mondo, ma poi, alcuni anni prima, dopo aver avuto la fortuna di divorare il frutto più potente del mondo, erano diventati ben pochi quelli in grado di tenergli testa.

“Benissimo, come sempre. Comunque, credo di sapere il motivo della tua visita, ci sono di mezzo i Rocks, non è vero?!” sorrise Roger.

Isabel: “I Rocks?! Quel gruppo di pirati che ha dichiarato di voler distruggere il Governo e la Marina, che conta tra le sue file i pirati più forti del Nuovo Mondo ed ha distrutto già diverse basi della marina?!”

“Esatto! Sono venuto a chiedervi di entrare anche voi nel nostro esercito. Per adesso, siamo diecimila.

Oltre a me, ci sono: Charlotte Linlin “Big Woman”, con una taglia di 860 Milioni di berry; Shiki “il Leone Dorato”, con 600 Milioni di berry; Chameleone “l’Imitatore”, con 480 Milioni; Shakky “il Ragno Mortale”, con 440 Milioni; Byrndi World “il Distruttore del Mondo”, con una taglia di 300 Milioni e Kaido “la Belva”, con una taglia di 200 Milioni.”

Roger: “Spaventoso… vedo che hai dalla tua alcuni pirati della mia generazione. Shakky e World hanno anche mangiato dei frutti del diavolo, ho sentito.”

“Si, è così… ma quello più straordinario è quello di Shakky… gli ha donato l’eterna giovinezza.”

Isabel: “Un frutto del diavolo che dona l’eterna giovinezza?! Esistono tali poteri??”

Newgate: “In realtà, ce ne sono anche più di uno.”

Roger: “World… ho sentito dire che non è più quello di una volta, ma che è diventato spietato, crudele, violento ed assettato di sangue.”

Newgate: “È vero, ma lo stiamo tenendo a bada.”

Roger: “Non conosco questo Kaido…”

“È un ragazzo di 17 anni molto dotato e forte. Come me, Shiki e Charlotte, è nato e si è fatto le ossa nel mare più forte di tutti.”

“A chi altro avete chiesto?”

“A parecchi pirati… tra cui anche Don Chinjao e Red il Solitario… ed hanno rifiutato entrambi. Red ha, da poco, ottenuto il titolo di miglior spadaccino al mondo, mentre Chinjao pare abbia sviluppato un colpo in grado di distruggere un continente.

In ogni caso, non mi hai ancora dato la tua risposta.”

“Io non accetto, perché ho un solo obiettivo: arrivare a Raftel… e non m’interessa la distruzione.”

“Ma la Marina, sono convinto, che dia fastidio anche a te e avrà anche ucciso molti tuoi uomini. Se tu ti dovessi alleare a noi, la Marina non darà più fastidio a nessuno e tu saresti più facilitato nelle tue ricerche e nei tuoi viaggi.”

“Anche io, qualche tempo fa, sarei stato ben contento di vedere la Marina distrutta… tuttavia, poi, mi sono reso conto che è una cosa sbagliata.”

“La Marina è solo il pupazzo dei burattinai del Governo… i Cinque Astri di Saggezza. Sia la Marina, che il Governo, sono corrotti fino al midollo e staremo bene senza.”

“No, non è affatto così. La Marina e il Governo, per quanto corrotti, permettono la salvaguardia di centinaia di nazioni e milioni di persone. Senza di loro, sarebbe il caos… una catastrofe mondiale… voi siete, semplicemente, egoisti e ciechi!”

Newgate rimase silenzioso per un po’, ma non si scompose. Continuò a guardare il volto di Roger, ma stava anche riflettendo.

Poi Roger tornò a incalzarlo: “Newgate… c’è qualcosa che non mi torna in tutto questo. Tu e Shakky avete la fama di pirati benevoli e leali, perché vi siete messi in mezzo a questa combriccola di assassini, ladri, traditori, canaglie e delinquenti di ogni sorta?”

“Perché non abbiamo scelta. Da soli, non saremo andati da nessuna parte, purtroppo.

La Marina e il Governo hanno ucciso molte persone innocenti, colpevoli soltanto di avermi aiutato o essersi messe sotto la mia ala… e io questo non lo potrò mai accettare…”

Newgate si rabbuiò, poi si girò e fece per andarsene. Questa volta qualcosa sembrava averlo turbato seriamente.

“Mi spiace, ma solo con la vendetta non si va da nessuna parte. Sono sicuro che un giorno capirai la mia scelta e arriverai alle mie stesse conclusioni.”

“Vi saluto… credo che ci rivedremo spesso in futuro.”

“Lo credo anch’io.”

Il Guerriero Bianco se ne andò a passo lento, sotto una tormenta di neve.

“Quel tipo è incredibilmente forte… per adesso, non ho possibilità contro di lui!” disse ridendo Roger.

Miguel: “Vuoi che lo segua?”

Ora, lo gnomo aveva i poteri di frutto del diavolo che gli permettevano di trasformarsi in una specie di gnomo-aereo. Nella forma di aereo, diventava incredibilmente veloce e poteva viaggiare anche tra un’isola e l’altra. Perciò, adesso era diventato molto utile per raccogliere informazioni e spesso era in giro proprio a caccia di notizie; molte volte, spiava i marine e così la ciurma era riuscita a prevenire alcune mosse della Marina.

“No, non c’è bisogno, per ora. In ogni caso, ho appena deciso di farmi una passeggiata fuori Wa.”

Seagull: “Tra quanto pensi di tornare?”

“Non più di una settimana. Ovviamente, non c’è bisogno che utilizzi la nave.”

Alcune ore dopo, Roger aveva raggiunto la costa più vicina. Per non attirare troppo l’attenzione, quando faceva le sue passeggiate solitarie, aveva iniziato a travestirsi.

Si levava gli abiti da pirata e si metteva un grande cappottone grigio, degli occhiali neri, un cappello nero e una sciarpa rossa. Però, si portava anche la sua sciabola.

“Alex!!” urlò e, un secondo dopo, apparve il tritone, che ora aveva raggiunto i cinque metri di altezza ed era diventato molto più forte che in passato.

“Roger… dove andiamo oggi?”

“Dressrosa!” dette queste parole, saltò sulla schiena del tritone e, quest’ultimo, partì a gran velocità, portandosi il suo capitano in groppa.

Ovviamente, il tritone era molto più veloce di una nave comune, perciò sarebbero subito arrivati a destinazione. Ora, quanto capitava, Alex trascinava anche la nave con delle corde, così da farla spostare molto più rapidamente.

Dressrosa

Tre giorni dopo

 

Il regno era sempre caldissimo e strapieno di gente di ogni colore e provenienza. Qui non vi era alcuna base della marina, tuttavia, l’esercito regolare riusciva a cavarsela con i pirati cattivi che passavano in zona.

In ogni modo, il regno aveva comunque rischiato la distruzione più di una volta. Questo perché, nel NM, vi erano mostri di tale potenza e così numerosi che nessuno si sarebbe potuto definire veramente al sicuro, da nessuna parte. Nemmeno la marina era in grado di stare dietro a tutti i demoni presenti in questo mare. Non a caso, questa porzione di acqua, era stata definita Inferno ed erano, sopratutto, i pirati a dominarlo.

Quel giorno, c’era anche un interessante torneo al colosseo. Quest’ultima era un enorme struttura circolare, dove si scontravano gladiatori e gente venuta da fuori, per vincere qualcosa. I gladiatori erano dei guerrieri che, per vivere, combattevano nell’arena; alcuni, con gli anni, si erano creati una certa fama e vari fan.

A Roger piaceva il colosseo perché gli piacevano gli scontri. Il trofeo del torneo di quel giorno sarebbe stato un frutto del diavolo di cui nessuno conosceva gli effetti. Ci pensò un po’, poi decise di partecipare. Moriva dalla voglia di fare moto e, poi, un altro frutto del diavolo alla sua ciurma avrebbe fatto comodo.

Però, per continuare a non dare nell’occhio, non avrebbe dovuto usare i suoi poteri del frutto del diavolo e si sarebbe dovuto mascherare un po’ meglio. E non avrebbe dovuto utilizzare nemmeno il suo haki del re; altrimenti, sarebbe stato anche troppo facile vincere.

 

Sei ore dopo, era ormai sera e Roger era nella sala d’attesa, insieme ad un migliaio di partecipanti. Si era iscritto al torneo con il nome di “Mary” e si era vestito da gladiatore, con l’armatura grigia, il mantello nero e un elmo che copriva interamente il suo volto. L’unica cosa che stonava era la sua spada: infatti, si era portato dietro la sua spada personale e non aveva preso la spada che utilizzavano, solitamente, i gladiatori.

Quel giorno, c’erano due blocchi: A e B. Lui avrebbe combattuto nel primo gruppo. I vincitori dei due blocchi si sarebbero scontrati nel finale. E, in ogni blocco, c’erano circa 500 partecipanti, alcuni erano ricercati con una taglia ragguardevole sulla testa. Nel suo blocco, c’erano tre elementi con una taglia superiore ai cento milioni.

Uno era un braccia-lunghe, ovvero aveva due gomiti per braccio, ed era abile come cecchino: si chiamava Ching. Aveva lunghi capelli e baffi neri, e un sorriso perenne. Indossava un lungo abito arancione, di tipo orientale, con una fascia rosa. Nelle mani, portava un lungo fucile, molto più lungo del normale. Solitamente, in questo tipo di competizioni, erano vietate le armi da fuoco, tuttavia, in quel torneo erano permesse.

Ching “Lungo Fucile” – 120.000.000 Berry

Età: 26 anni

Altezza: 2.10 m.

Provenienza: Paradiso (Kenzan-il regno dei braccia-lunghe)

 

Uno era un gambe-lunghe, ovvero un individuo che aveva delle gambe molto più lunghe degli umani e che, solitamente, teneva queste ultime scoperte: si chiamava Jean Damme. Capelli biondi, sbarbato, con una maglietta bianca, e pantaloncini e scarponi neri. Sulla coscia destra aveva tatuato il volto di un leone che ruggiva. Era abilissimo nell’uso dello Jiao Gong Dao, lo stile di combattimento dei gambe-lunghe basato sui calci.

Jean Damme “Kick Fighter” – 177.000.000 Berry

Età: 29 anni

Altezza: 2.52 m.

Provenienza: Paradiso (regno dei gambe-lunghe)

 

Il terzo era un visone, ovvero un uomo-bestia. I visoni erano più forti degli umani normali e quest’ultimo si chiamava Bryan: era un uomo-lupo, dai lunghi peli bianchi, con una cicatrice sull’occhio sinistro e un sigaro in bocca. Era a torso nudo e aveva dei pantaloni con un motivo che ricalcava la pelle di un serpente.

Bryan “la Furia Animale” – 212.000.000 Berry

Età: 31 anni

Altezza: 2.86 m.

Provenienza: Inferno (Zou-regno dei visoni)

 

Finalmente, il suono del gong segnò l’inizio delle danze.

“Signori e signori, iniziamo lo scontro tra i membri del gruppo A!” disse il cronista. Qualche minuto dopo, tutti i guerrieri del blocco A, tra cui anche Roger, erano sul ring. Il ring era enorme, tanto da poter contenere anche migliaia di persone, e era circondato dall’acqua, dove c’erano anche dei mostri marini particolarmente violenti e forti: i Pesci Guerrieri.

Gli spalti erano pieni di gente: parecchi stavano già esultando. Intanto, si era fatto buio e alcuni uomini che lavoravano per l’arena avevano accesso dei fuochi intorno a quest’ultima.

Un altro gong segnò, finalmente, l’inizio dello scontro vero e proprio.

Roger, come prima cosa, con un solo fendente orizzontale della sua spada, stese ben cinque uomini.

Nello stesso momento, correndo, Ching aveva raggiunto un angolo del ring, si era steso con la pancia a terra e aveva iniziato a sparare con il suo fucile: in poco tempo, mentre se la rideva come un matto, stendeva una decina di persone.

Ching: “Ho ancora tantissimi proiettili addosso… non vi darò nemmeno la possibilità di raggiungermi.”

Infatti, poco dopo, tutti i lottatori che si mossero nella direzione del cecchino, finirono stecchiti dai suoi proiettili.

Jean, intanto, era stato circondato da ben trenta nemici e teneva testa a tutti.

“Adesso, vi mostrerò la vera potenza dei calci della mia tribù!”

Negli stessi attimi, Bryan se la stava vedendo con un gladiatore grande il suo doppio, panciuto e con una grande mazza ferrata.

“Levati di torno!”

Con un singolo pugno, stese il mostruoso gladiatore.

Dopo poco, erano rimasti solo i più forti in piedi: Roger, Ching, Jean e Bryan.

Ching iniziò a sparare dei colpi a Roger, che li tagliò con la sua lama.

“È finita, Ching…” dopo aver detto ciò, corse nella sua direzione e, tutti i proiettili che gli furono sparati addosso, li fece tutti a pezzi in volo.

Ching capì che non lo avrebbe fermato in quel modo.

“Bastardo… non mi prenderai comunque!” detto ciò, si butto in acqua. Voleva arrivare sugli spalti e, per fare ciò, provò a saltare sopra il dorso di un pesce combattente: ma non ci riuscì. Il mostro marino lo attaccò con una testata, schiantandolo sul ring, questa volta privo di coscienza.

Nello stesso secondo, Jean stava fronteggiando Bryan.

“Vuoi assaggiare anche tu i miei calci?”

“I tuoi calci non sono niente in confronto ai miei pugni.” il suo pugno destro si caricò di corrente elettrica e colpì Jean, che rimase fulminato dal colpo.

Ora, erano rimasti sul ring solo l’uomo e il visone.

Roger: “Quell’attacco elettrico mi ha ricordato qualcosa del passato… tuttavia, credo non sia la stessa cosa.”

“Noi visoni abbiamo molti segreti. Questo è il primo segreto. Ma ne abbiamo anche un secondo…” guardò poi in cielo “… hai visto che bella luna piena che abbiamo stasera?!”

In cielo, effettivamente, c’era la luna piena e il visione subì una trasformazione, con grande sorpresa di Roger e delle persone sugli spalti. Bryan raggiunse i 4 metri, divenne più muscoloso e anche i suoi peli divennero più lunghi e folti. Non solo, ora, era una creatura più selvaggia e violenta.

Prima che Roger potesse fare qualcosa, venne colpito al viso dagli artigli elettrici del nemico. Il suo elmo fu distrutto completamente: i suoi occhi furono lesi un poco e perse momentaneamente la vista.

“Figlio di…!! Non vedo più niente!!” esclamò con clamore Roger, che dovette fare dei salti all’indietro per mettersi al riparo. Ora, senza elmo lo avrebbero riconosciuto. Per non far accadere ciò, aveva preso un pezzo del suo mantello e se l’era annodato sulla faccia, riuscendo così a coprire parte del viso.

“Il prossimo colpo che tirerò, ti spedirà in acqua!” disse il visone.

“È diventato anche più veloce, oltre che più forte… ma non basterà di certo questo a battermi!”

Anche se privo dei suoi occhi, Roger disponeva dell’haki dell’osservazione e perciò riuscì comunque a percepire la presenza e i movimenti del suo avversario.

Un secondo dopo, iniziò a correre verso il suo avversario, con la sua spada indurita dall’haki nero.

Un attimo dopo, i due si scontrarono in aria: la spada di uno contro gli artigli dell’altro.

Questa volta, fu Roger a vincere e Bryan andò a terra svenuto e ferito.

Tutto il pubblico applaudì con grande entusiamo la vittoria del pirata, che alzò anche il suo pugno destro in segno di trionfo.

“Mai visto un uomo senza vista combattere in quel modo. Complimenti al signor Mary.” esclamò il cronista.

Un’ora dopo, era di nuovo nella sala d’attesa e la vista gli era quasi tornata completamente, proprio in tempo per ammirare gli scontri del Blocco B.

Dopo poco dall’inizio dello scontro, Roger si rese conto che due guerrieri stavano dominando l’intero gruppo.

Uno era un uomo, alto circa 3 metri e 50 cm, che aveva capelli e barba viola, un cappotto nero con un jolly roger dietro la schiena, pantaloni bluastri scuri e stivali neri. Il suo nome era Koku, detto “Braccio di Ferro”, e aveva 35 anni.

L’altro era un wotan, ovvero l’incrocio di un uomo-pesce e un gigante. I wotan, solitamente, erano degli uomini-pesce enormi, ma meno grandi e forti dei giganti veri e propri. Aveva la pelle di colore azzurro, con barba e capelli biondi, una maglietta a maniche corte gialla, con un medaglione di metallo sul petto e una fascia rossa sul bicipite destro, mentre, sulla spalla sinistra, aveva uno spallaccio grigio scuro, pantaloni corti neri e stivali giallastri. Pare avesse una ciurma formata solo da wotan e combatteva, con grande maestria, con una lunga katana.

Bes “il Dio dell’Acqua” – 309.000.000 Berry

Età: 47

Altezza: 10 metri

Provenienza: regno degli uomini-pesce

 

Bes: “Se potessi buttarmi in acqua, vincerei molto più rapidamente. Tuttavia, non posso farlo, perché, secondo le regole del torneo, sarebbe una sconfitta. In ogni caso, ho ancora un asso nella manica…” il wotan si diresse verso i bordi del ring e mise la sua katana nell’acqua “…. Manipolazione dell’Acqua tramite Spada!”

Tutta l’acqua intorno al ring iniziò a agitarsi come se fosse in tempesta, poi, il wotan alzò la sua lama e lanciò sul ring un vero e proprio fiume d’acqua. Tutti i combattenti furono spazzati via, e il wotan rimase l’unico in piedi.

“Ho vinto io! Non a caso, sono l’incrocio di due delle specie più forti, niente a che vedere con gli umani.” disse, in modo trionfale, il wotan.

Tuttavia, un attimo dopo, dall’alto scese Koku: l’unico guerriero ad essere sopravvissuto alla mossa. Per salvarsi, infatti, aveva fatto un grande balzo, tanto alto e rapido da non essere visto da nessuno, tranne Roger.

“Umano, sei sopravvissuto al mio colpo più forte… complimenti! Tuttavia, ti consiglio di arrenderti perché ancora devo riscaldarmi!”

“No… sei tu che devi arrenderti! Il tuo show non vale niente, assaggia il mio colpo.”

Koku fece un balzo verso il suo avversario, indurì il suo pugno con l’haki nero e lo schiantò via, fuori dall’arena. Il wotan andò a sbattere contro il muro sotto gli spalti e svenne.

Il pubblico del colosseo esplose di nuovo.

Mentre Roger era rimasto esterrefatto, per la potenza mostrata da questo Koku. Come se non bastasse, la sua vista ancora non gli era tornata completamente.

Mezz’ora dopo, sul ring, c’erano Roger e Koku… uno contro l’altro. Orami, era notte, eppure, nessuno spettatore se n’era ancora andato. Roger si era messo un nuovo elmo che copriva il suo volto.

Roger: “A quanto pare, siamo stati gli unici ad utilizzare l’haki in questo torneo.”

“È vero… tuttavia, sono sicuro che la mia Armatura è superiore alla tua.”

“Tra poco lo vedremo… e anche se fosse, non significherebbe la tua vittoria.” disse Roger sorridendo.

Poco dopo, Koku tirò un cazzotto indurito con l’haki nero al ring, che si spaccò in mille pezzi, che si posarono sull’acqua sottostante. Roger finì su un pezzo del ring diverso da quello del suo avversario.

Koku: “Se ti faccio cadere in acqua… ho vinto.”

Quest’ultimo fu attaccato da due mostri marine, che respinse facilmente con i suoi pugni.

“Se potessi usare i poteri del mio rogia, potrei salvarmi facilmente da quest’acqua… ma ho deciso di non farlo.” disse Roger, sottovoce, tra sé, che stava faticando anche a mantenere l’equilibrio.

Un attimo, i due guerrieri iniziarono a combattere, saltando da un pezzo all’altro. Nel frattempo, si scambiarono anche dei colpi induriti con l’haki nero: ogni colpo che si scambiavano, creava una piccola onda d’urto e il pubblico esultava ancora più forte.

“Questi due hanno una forza superiore perfino ai giganti!” disse, a un certo punto, il cronista.

Roger:” Ora ne sono sicuro: tu non sei un semplice guerriero, ma sei un marine!”

Mentre i due combattevano ancora, Koku, per un attimo, sorrise.

“E cosa te lo farebbe pensare?”

“Ho combattuto con molti marine e ho memorizzato i loro movimenti… anche tu hai dei movimenti simili a loro e hai anche il loro stesso modo di muoverti. Sei in grado di utilizzare sicuramente le rokushiki, ma, per non attirare troppo l’attenzione, hai deciso di non utilizzarle. Quindi, stai limitando la tua vera forza, proprio come sto facendo io… per gli stessi motivi miei. Siamo molto simili. Quindi, anche Koku non è il tuo vero nome.”

Koku tirò un pugno al pirata, che quest’ultimo non riuscì a parare e subì in pieno.

“Caro Mary, tu non sai io chi sono, ma io so, invece, chi sei tu… Gold Roger!!”

“ahahaha… sarà perché sono più famoso!” disse sempre sarcastico Roger, che andò, di nuovo, all’attacco con la sua spada. Ma Koku evitò il colpo.

“Sei sotto l’occhio del governo più di quello che pensi… sappiamo che il Guerriero Bianco ti ha da poco chiesto di entrare nei Rocks, ma tu hai rifiutato. Non vi è dubbio che, se anche tu fossi entrato in questo gruppo di scalmanati, i Cinque Astri avrebbero sudato freddo come non mai.” disse, sorridendo, Koku.

“Devo dedurre che hai partecipato a questo torneo solo per combattere contro di me?”

“In realtà, contavo di prendere anche il frutto del diavolo. A me, personalmente, non interessano i frutti del diavolo, tuttavia, avrebbe fatto comodo un frutto in più nelle mani del governo.”

Detto ciò, Koku utilizzò il suo Full Haki: una forma in cui indurì l’intero suo corpo con l’haki nero, diventando più grande, muscoloso e duro.

Roger gli tirò un fendente, ma la sua spada si ruppe sul corpo dell’avversario.

“Sembra sia arrivata la tua fine, Roger. ”

“Non voglio utilizzare il mio rogia… tuttavia, sembra che dovrò utilizzare almeno il mio haki del re!” disse il pirata, allargando ancora di più il suo sorriso.

Gli occhi di Roger divennero rossi e Koku si bloccò per qualche secondo. Tre mostri marini, controllati dal pirata, si lanciarono sul marine, e riuscirono così a fargli perdere l’equilibrio e a farlo cadere in acqua.

Gli occhi di Roger tornarono normali: alzò entrambe la mani al cielo e partirono delle urla pazzesche dagli spalti.

“Mary… ha vinto!!” urlò il cronista.

Poche ore dopo, Roger stava raggiungendo il porto, con il frutto in un sacco.

Quando il pirata si ritrovò di fronte a Ching e Jean Damme.

“Ne volete ancora?”

I due si inginocchiarono ai suoi piedi.

Disse Ching “Ti prego… facci entrare nella tua ciurma!”

Da sopra un palazzo, la scena era vista dal marine, che si era messo degli occhiali da sole e stava parlando al lumacofano.

“E’ davvero duro, non ho alcun dubbio al riguardo. In futuro, le nostre strade potrebbero intrecciarsi di nuovo. Tuttavia, anche la sua capacità di farsi sottoposti e alleati è tremenda: anche se non è ancora tra i pirati più forti, può già disporre di una delle ciurme più forti e pericolosi di sempre.”

“In ogni caso, la stiamo aspettando alla base… Viceammiraglio Zephyr!”

 

Pochi giorni dopo, insieme ai suoi due nuovi subordinati, Roger era giunto nuovamente al porto dove aveva lasciato Wa giorni prima.

Qualche ora dopo, sotto la neve, i tre stavano camminando in direzione della base dove sostavano i pirati di Roger, quando quest’ultimo vide qualcosa in lontananza.

C’era due suoi sottoposti: uno era un adulto di nome Gregory, l’altro era un ragazzino di nome Igor.

Roger vide chiaramente che il primo era sul secondo e lo stava per colpire con uno shigan.

“Ching… colpisci quel tipo!” ordinò Roger.

Il braccia-lunghe non se lo fece ripetere e, in tempo zero, prese il suo fucile e sparò.

Poco prima di essere preso dal proiettile, Gregory percepì il suo arrivo e si difese con il Tekkai: il proiettile sparato, quindi, si ruppe sul suo corpo.

Intanto, Roger lo aveva già raggiunto nella sua forma di uomo-vento, e Gregory dovette indietreggiare con il Geppou.

“Che diavolo sta succedendo??” domandò Roger infuriato.

Igor era a terra e era stato malmenato dal suo compagno “Capitano Roger… questo tipo è una spia del governo!”

“Coosa?!”

Gregory era rimasto silenzioso, ma pronto all’azione. Intanto, anche gli altri due avevano raggiunto il gruppo.

Igor si alzò in piedi e parlò di nuovo “L’ho beccato poco fa che parlava con qualcuno del governo via lumacofano… per questo, mi voleva uccidere!”

Roger: “Adesso mi spiego alcune cose…” poi, si rivolse alla spia “… Gregory, immagino che tu sia un membro della Cypher Pool 0, o sbaglio?”

Jean: “La CP0?! Io sapevo che ce ne fossero solo 9!”

L’uomo continuava a non rispondere.

“Gregory… circa sette mesi fa, io ti ho preso nella mia ciurma. Durante questo periodo, nessuno ti ha mai trattato male, né mai ti è mancato cibo o acqua. Ti ho dato la mia completa fiducia, e questo sarebbe il tuo ringraziamento?!”

“Il mondo è sporco e, fino a quando sarà così, saranno essenziali uomini come me. Oggi ho fallito, tuttavia, sono riuscito a mandare moltissime informazioni su tutti i membri di spicco di questa ciurma. Anche se dovreste uccidermi, ho fatto sicuramente la mia parte… e ne sono fiero.”

Roger tirò un attacco “… Falce di Vento!”

Dalla sua mano destra, partirono tre fendenti di vento che ferirono gravemente l’uomo, che, anche se molto sanguinante, tuttavia, non andò a terra.

Roger: “Hai fegato… ti concedo la fuga!”

Igor: “Coosa?!”

L’uomo era rimasto esterrefatto, ma non sembrava fiducioso nelle parole del pirata.

Roger: “Non voglio più vederti! Te lo ripeto… devi sloggiare!! Tra cinque secondi, ti farò a pezzi sul serio.”

L’uomo, con il suo Geppou, volò via e scomparve in pochi secondi.

Igor “Noo! Mi ha quasi ucciso… non si meritava la vita!”

Ching: “Io sono con il ragazzino… lasciare andare un elemento che ha commesso il peccato peggiore che può compiere un pirata, ovvero il tradimento, non mi sembra proprio il massimo. Inoltre, si è dimostrato molto pericoloso e potrebbe rappresentare un grosso rischio in futuro.”

“Non mi piace uccidere la gente… più gente ammazzo e più mi sento di precipitare nell’abisso.”

Jean: “Roger, quel tipo si è portato via il tuo frutto del diavolo!”

“Cosa?!”

 

Marijoa

Un mese dopo

 

Era notte. La città-fortezza era la capitale del Governo Mondiale e si trovava sulla Red Line, ben 10 chilometri sopra il livello del mare. Vi erano circa ventimila marine e, trai Quattro Grandi Centri del Governo, era quello più importante e difeso meglio; anche perché gli uomini presenti erano di un livello superiore a quello di altre parti.

Un marine di guardia sul muro della fortezza, alzando gli occhi, vide qualcosa che lo fece urlare come non mai.

A centinaia di metri sopra la città, c’erano venti galeoni pirata sospesi in aria: erano i Rocks.

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L’urlo del marine bastò a mettere in allarme l’intera Marijoa. Qualche secondo dopo, partì anche la sirena.

Il primo a saltare dalle navi fu “il Guerriero Bianco”, con il suo bisento tra le mani.

Atterrò in mezzo a dei marine “Siamo qui per uccidere i Cinque Astri… Shake Shake Ultra Power!!”

Tirò un pugno che creò una tale onda d’urto da distruggere un intero quartiere e abbattere migliaia di marine.

Rocks Pirates Members Finally Revealed!

 

La seconda a scendere fu “Big Woman”. Volava sopra una nuvoletta e aveva al suo fianco un piccolo sole. La donna aveva 29 anni e era alta 8.80 metri. Vestiva completamente rosa: sia il suo vestito, che il suo cappello pirata, che i suoi capelli erano di questo colore. Il suo viso era quello di una donna attraente, ma il suo ghigno era inumano.

“Dopo questa notte, non esisterà più questa città…” il sole si diresse verso i marine e iniziò a ingrossarsi sempre di più – “… Prometheus Bomb!”

Il sole esplose e caddero mille marine. Un secondo dopo, il sole si riformò da solo.

 

Il terzo a scendere fu Shiki “il Leone Dorato”. Era un pirata di corporatura massiccia, alto quattro metri, vestito con abiti tradizionali giapponesi, consistenti in una veste gialla, con un mantello nero che copriva le spalle, i suoi capelli e barda erano del colore dell’oro; i capelli, soprattutto, erano molto lunghi e somigliavano alla folta criniera di un leone.

Dietro la schiena, portava due katane, dato che era era riconosciuto come il samurai più forte di Wa. Era grazie ai suoi poteri se le navi erano sospese in aria. Il suo frutto del diavolo, infatti, gli permetteva di controllare con la mente tutto quello che toccava.

Una volta sceso, mise la mano destra a terra “Dobbiamo sbrigarci… “ dal terreno prese forma un enorme leone di pietra, più grosso di un gigante “… Golden Rock Lion!”

Il leone roccioso stese centinaia di marine. In seguito, tutti quelli che scesero, abbatterono un certo numero di soldati.

 

Il quarto a scendere fu Chameleone “l’Imitatore”.

“Chissà quanto denaro potremmo prendere da questo posto… Mero Mero Mellow!” dalle sue mani partì un raggio che pietrificò centinaia di nemici.

La quinta a scendere fu Shakky “il Ragno Mortale”. Era diventata una donna in tutto e per tutto. Ora, indossava abiti occidentali, che consistevano in un jeans, una maglia rosa con il simbolo di un ragno e un cappotto celeste.

“Ma pensi sempre ai soldi?! Ci sono cose ben più importanti in questo momento…” detto ciò, stese un Viceammiraglio con il palmo della sua mano destra.

Il sesto a scendere fu Byrndi World “il Distruttore del Mondo”, che bramava di combattere e dì uccidere quanto più nemici possibili.

“Io voglio anche il sangue dei Draghi Celesti…” puntò un enorme cannone sui soldati “… World Super Cannon!”

La palla di cannone sparata, che aveva indurito con l’haki nero, divenne cento volte più grande e cento volte più veloce, perciò abbatte parecchi marine.

Il frutto di World, infatti, gli conferiva la capacità di poter aumentare la grandezza e la velocità di qualsiasi cosa toccasse, fino ad un massimo di cento volte.

Infine, fu il giovane Kaido “la Belva” a scendere. La prima cosa che si notava di lui erano dei piccoli corni che gli uscivano dalla testa. Era un ragazzo di 17 anni e alto 2 metri e 50 cm. Era a torso nudo e, sull’intero braccio sinistro, aveva il tatuaggio di squame rosse e arancioni, i suo pantalone era violaceo e non indossava né scarpe né sandali. In mano aveva una grande mazza ferrata.

“Finalmente, è arrivato il momento di combattere, non ne potevo più di aspettare!” con un solo colpo della sua mazza, stese un Contrammiraglio.

Poi, le venti navi scesero anche loro, dolcemente, fino ad arrivare al terreno. Allora, anche i pirati al loro interno poterono scendere e andare a combattere.

La vittoria sembrava già assicurata ai Rocks… ma così non fu.

“Vi stavamo aspettando!”

Da un edificio, si mostrarono due Ammiragli e tre Viceammiragli.

Newgate: “Ma che diavolo?!”

Shiki: “Quindi, sapevano del nostro arrivo!!”

Kong: “Esattamente! Abbiamo già fatto evacuare i Cinque Astri e i Draghi Celesti. Inoltre, abbiamo anche il Cp0 dalla nostra. Sappiamo che tra di voi ci molti individui con una taglia sulla testa… non avrete scampo comunque.”

Dal nulla, apparirono trenta membri della Cp0. Erano vestiti con abiti eleganti bianchi e portavano tutti delle maschere. Erano detti anche “Agenti Bianchi”.

Shakky: “Ogni agente bianco corrisponde a un Viceammiraglio… maledizione!!”

Dopo ciò, gli agenti cominciarono la lotta con i pirati. E pure Kaido iniziò a combattere contro di loro.

Kong: “Newgate… tu sei mio…”

L’Ammiraglio Kong, detto “il Re”, fece un balzo su Newgate e lo schiantò via con un solo calcio.

Kong: “Innanzitutto, devo portarti fuori dalla città… altrimenti, la distruggeremo completamente.”

Detto ciò, l’Ammiraglio si trasformò in uno scimmione nero alto 30 metri.

Chameleone: “L’altra volta, non aveva utilizzato questo potere!”

Shakky: “Si tratta dello zoan mitologico del King Kong!”

Lo scimmione corse verso Newgate, che si era rialzato.

“King Kick!” gli diede un tale calcio da spedirlo fuori dalla città. I due, poi, iniziarono a combattere sulle montagne rocciose della Red line.

Intanto, si era avvicinato vicino a “Big Woman” l’altro Ammiraglio.

“Di te mi dovrò occupare io!”

“Tu sei Raptor il Rettile, non è vero?!”

L’uomo era alto 3 metri e 20 cm e aveva 46 anni. Vestiva un abito elegante di colore verde, i suoi capelli erano biondi e gli occhi azzurri. Non aveva nessun filo di barba e pareva molto più giovane.

“Per aver solo pensato di attaccare Marijoa e uccidere i Cinque Astri… non vi perdonerò mai!!” lo disse con tutto il disprezzo di cui poteva un essere umano. L’uomo si trasformò in un mostruoso essere verdastro, alto 30 metri come la creatura in cui si era trasformato Kong. Il suo aspetto ricordava molto un dinosauro, le sue mani avevano quattro dita con un pollice opponibile, e la schiena presentava delle spine ossee, e aveva una lunga e grande coda, che si trascinava a terra.

Shakky: “Si tratta dello zoan mitologico del Godzilla!”

Charlotte prese il suo cappello pirata, e quest’ultimo prese la forma di un’enorme spada.

“Napoleon a me!” dopo ciò, colpì il mostro con un fendente, riuscendo a ferirlo e a farlo sanguinare.

Ma, un attimo dopo, in preda all’ira, il mostro rispose.

Raptor: “God Tail!”

Tirò un colpo di coda che schiantò via la donna.

Raptor: “God Laser!”

Dalla bocca sparò un raggio così potente da ferire gravemente Charlotte e abbattere buona parte dei pirati.

Kaido lo osservava ammirato: “Mi piacciono i poteri di questo tipo!”

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Il Viceammiraglio Garp si rivolse ai suoi compagni “Sengoku, Tsuru… adesso tocca a noi!” lo disse sorridendo.

Garp fece un balzo su Shiki e provò tirargli un potentissimo pugno indurito, che, però, andò a vuoto. Il pugno spaccò l’intera strada e fece tremare il terreno.

Shiki: “Garp il Pugno… immagino…”

Era un uomo alto sui 3 metri e con 39 anni di età. Era incredibilmente massiccio e muscoloso, indossava un completo doppiopetto grigio scuro con camicia bianca e cravatta rossa, i suoi capelli e il pizzetto erano neri e ben curati.

Il pirata sfoderò le sue lame, le indurì e ferì pesantemente Garp.

Nello stesso momento, Sengoku aveva abbattuto World con un pugno indurito.

Sengoku: “Non andrete da nessuna parte stanotte!”

Il marine, come Garp, era alto sui 3 metri, aveva quarantina d’anni, e aveva la sua stessa corporatura. Portava una giacca nera e dei pantaloni blu. Di lui spiccava un folto afro nero e degli occhiali da vista, e veva anche dei baffi neri.

Anche il Viceammiraglio Tsuru era entrata in azione e si scontrò con Shakky.

Tsuru era una donna alta 2 metri e con 36 anni. Era una donna attraente, forte, intelligente decisa. I suoi capelli erano grigi, indossava una camicia viola sotto una giacca bianca, una cravatta rosa e pantaloni grigio scuro.

Tsuru: “Soru!”

La marine scomparve e ricomparve alle spalle della piratessa, che riuscì, comunque, ad anticipare le sue mosse.

Shakky: “Io posso vedere il futuro… tu no!” detto ciò, colpì la marine con il palmo della sua mano destra, mettendola ko; poi, iniziò la lotta con gli agenti bianchi insieme a Kaido.

 

Nello stesso momento, Garp stava ancora fronteggiando Shiki e aveva subito vari fendenti.

Shiki: “Ne vuoi ancora?!”

Garp caricò tutta la sua forza nel suo pugno, lo indurì e colpì il pirata, che perse i sensi e finì schiantato via ad un chilometro di distanza.

Sengoku: “Grande Garp!”

Chameleone: “Non ti distrarre, vecchio…” ai suoi piedi, la sua ombra prese vita e poi si trasformò in un’enorme lancia nera, lunga quasi una decina di metri “… Tsuno-Tokage!”

La lancia nera infilzò il corpo di Sengoku, che andò a terra in fin di vita e iniziò a perdere un mucchio di sangue.

Chameleone: “Ben ti sta… vecchio!”

Detto ciò, il pirata si ritrovò un’ombra nera alle sue spalle… era Garp furente.

Chameleone non fece in tempo a contrattaccare, che finì steso a terra con un singolo pugno in testa.

 

Poco dopo, riapparve Newgate. Aveva il corpo di Kong con sé.

Raptor: “Non è possibile: ha sconfitto un Ammiraglio… God Laser!”

Il mostro verde sparò un altro raggio, che Newgate riuscì ad evitare per poco. Era talmente provato dallo scontro da non riuscire più a muoversi agilmente.

Charlotte, anch’essa molto provata, lo aveva raggiunto con la sua nuvoletta.

“Guarda, quel Garp… ha abbattuto l’intero nostro esercito!”

A qualche centinaia di metri, c’era Garp. Ai suoi piedi, c’erano tutti i pirati, tra cui anche Shakky e Kaido.

Solo 5 agenti bianchi erano ancora in piedi. Poi, Garp svenne e Shiki si riprese. Il Leone Dorato raggiunse anche lui gli altri due.

Newgate: “Sono ancora vivi… portiamo via quelli che possiamo!”

Mentre, quindi, Newgate prendeva tempo con Raptor e Charlotte teneva occupati gli agenti bianchi rimasti, Shiki caricò tutti i pirati vivi su una delle navi.

Dopo aver caricato qualche centinaio di pirati, Shiki salì sulla nave e la fece alzare in volo.

Shiki: “Andiamo!”

Newgate e Charlotte salirono sulla nave, che sparì ad una velocità disarmante.

 

Alla fine, Garp ottenne anche il soprannome di “Eroe” e gli venne offerta anche la carica di Ammiraglio per la prima volta, che rifiutò. A Sengoku e Tsuru, anche se non avevano brillato in questa battaglia, per incoraggiamento, furono affidati due frutti del diavolo. Quello che prese Sengoku fu quello che il Governo aveva rubato a Roger.

L’incoraggiamento servì, perché i due continuarono a migliorarsi fino a diventare una leggenda al pari di Garp (o quasi). Sengoku, in seguito, sarebbe diventato Ammiraglio, mentre Tsuru, proprio come Garp, sarebbe rimasta per sempre un Viceammiraglio.

Tre anni dopo, il Viceammiraglio Zephyr sarebbe diventato Ammiraglio, con il soprannome di “Braccio Nero”. Purtroppo, avrebbe svolto questo ruolo solo per quattro anni. Infatti, dopo la morte della sua famiglia a opera di un pirata, avrebbe smesso per sempre con la vita operativa e sarebbe diventato un semplice istruttore.

 

I Rocks si divisero. Quasi tutti continuarono a fare pirati: solo Shakky decise di abbandonare questa vita e di aprire un bar sull’arcipelago Sabaody.

Di loro rimase un alone leggendario anche nei decenni successivi.

Edward Newgate, due anni dopo, avrebbe ottenuto il titolo di uomo più forte del mondo, e lo avrebbe mantenuto per quasi 40 anni.

In seguito, in tempi diversi, a parte Roger, Shiki, Linlin e Kaido sarebbero diventati suoi pari (o quasi).

 

 

To be continued

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