One Piece Fanfiction – la storia di Gold Roger (part2)

Part1

Le Origini della Leggenda: la storia di Gold Roger(Part2)

Anno 10

Roger a Ventotto anni

Rotta Maggiore

Paradiso

 

La Oro Robinson, ovvero il veliero della ciurma di Roger, era inseguita da una nave da guerra della marina e si stava prendendo varie cannonate.

Alcune palle di cannone le stavano tagliando Rayleigh e Miguel, con le loro lame.

Ora, rispetto a dieci anni prima, tutti i membri principali della ciurma erano tutti più muscolosi, forti e con un aspetto un po’ più vissuto.

Ray era diventato più alto ed aveva raggiunto quasi un metro e novanta. Portava degli occhiali da vista ed indossava un cappotto pirata grigio. Portava anche dei bermuda e gilet chiari, con dei motivi floreali sopra. Inoltre, ora, aveva una cicatrice sull’occhio destro ed un leggero pizzetto.

Ray: “Non possiamo andare avanti in questo modo ancora per molto!”

Miguel: “Sottoscrivo… la potenza di fuoco di una nave da guerra è sempre ragguardevole.”

Lo gnomo aveva capelli e baffi neri, con cappello e mantello grigio scuro. La sua arma principale era uno spadino.

L’equipaggio era formato da trenta persone. Sulle vele, era disegnato il jolly roger della ciurma: un teschio con dei lunghi baffi.

In quel momento, Gaban stava manovrando il timone, mentre Isabel lo stava guidando.

Gaban: “Abbiamo qualche possibilità di perderli?”

Isabel: “Per adesso, no… dovremo per forza combattere!”

Isabel continuava ad avere gli occhiali da vista, una coda di cavallo castana, un lungo cappotto scuro e un cappello marrone, da capitano pirata, con il jolly roger della ciurma su quest’ultimo.

Gaban continuava a portare degli occhiali da sole neri e era sempre sorridente. Portava dei pantaloni scuri ed una maglia blu scuro, mentre, dietro la schiena, portava una grande ascia.

Il carpentiere della ciurma si chiamava Seagull. Era alto circa due metri e mezzo. Aveva una grossa testa pelata: fisicamente, era enorme e disponeva di una forza erculea. Indossava dei gilet e dei pantaloni grigi. Solitamente, combatteva a mani nude.

Seagull: “Non possiamo continuare a viaggiare in questo stato. Quanto prima, la nave dovrà fermarsi. Ho delle riparazioni urgentissime da portare a termine, altrimenti corriamo il rischio di perdere anche questa nave.”

Dal mare, emerse un tritone alto circa come il carpentiere: aveva diciotto anni, suoi capelli e la sua barba erano arancioni, la pelle del corpo era simile a quella umana, mentre il colore della sua coda era blu, il suo corpo era magro ed atletico, indossava una giacca senza maniche nera, con il jolly roger di Roger sulla schiena. La sua spada era più lunga del normale. Il suo nome era Alexander.

Iniziò ad urlare ai suoi compagni  “Se qualcuno dovesse farsi male, lo curerò io, come sempre. In ogni caso, ho avvistato altre tre navi da guerra, sono a tre chilometri di distanza e ci stanno seguendo già da qualche ora! Ormai, la marina ci manda navi contro quasi tutte le settimane.”

Le sirene ed i tritoni erano gli esseri acquatici più veloci di sempre, negli oceani. Quindi, sott’acqua, Alexander poteva spostarsi molto più velocemente di qualsiasi nave.

“… eh, va bene! Me ne occuperò io!!”

Finalmente, fece la sua apparizione il capitano Roger.

 

Intanto, sulla nave da guerra, il Commodoro Nek dialogava con i suoi sottoposti.

“Uomini, come procede la situazione della nave pirata?”

Rispose un Maresciallo.

“I pirati sembrano essere molto più forti di quanto immaginavamo. Tuttavia, con i colpi che abbiamo portato a segno, la nave non andrà molto lontano. Inoltre, i rinforzi sono quasi giunti.”

Il Commodoro era un guerriero alto e muscoloso, protetto da un’armatura bianca. Sotto il cappottone, portava un mantello bianco. In testa portava un elmo, su cui spiccavano due grandi corna. Il suo viso era mascherato, e non se ne poteva vedere l’aspetto; tuttavia, era un quarantenne.

“Se qualcuno dei pirati dovesse mettere piede sulla mia nave, gli farò assaggiare la mia Divina Tecnica dei Mille Shigan. L’ultima volta che l’ho utilizzata, ho abbattuto un ricercato con una taglia di 50 Milioni di berry in un solo secondo.”

Una risata sconosciuta si abbatte su tutti.

“Chi è?!” domandò il Commodoro.

Dietro l’albero maestro, apparve Roger. Sorridente come non mai. Rispetto a dieci anni prima, ora era molto più alto, tanto da aver quasi raggiunto i tre metri, i suoi muscoli, poi, erano diventati particolarmente duri e grossi. Indossava, tranne che il suo cappello di paglia, dei bermuda ed una camicia neri. Sui bermuda, aveva una cinta arancione e una fibia, su cui c’era una R scritta in rosso. Sopra la camicia, portava un cappotto da pirata marrone scuro. Inoltre, si era fatto crescere dei sottili, ma lunghi baffi.

Maresciallo: “Ma come ha fatto arrivare fino a qui?! Nessuno lo ha visto nuotare o saltare.”

Ad un cenno del Commodoro, tutti i marine presenti sul ponte spararono al pirata… ma le pallottole gli passarono attraverso.

Commodoro: “Noo!! È un rogia…”

“Lo hai capito troppo tardi… ” il pirata fece un balzo all’indietro “… Pugno di Vento!”

Mentre era ancora in aria, tirò un enorme pugno, fatto di vento, che stese l’intero equipaggio nemico, Commodoro compreso, e distrusse anche l’albero maestro, in un solo attimo.

Roger: “Anche oggi è andata…”

Si trasformò in aria e raggiunse, volando, di nuovo la sua nave.

Isabel: “Gaban… dobbiamo fermarci su quell’isola, presto!!”

 

 

Taglie:

Seagull “la Roccia” – 16.000.000 Berry

Alexander “la Lama dei Mari” – 30.000.000 Berry

Nickel Miguel “Cuore Vandalo” – 44.000.000 Berry

Scopper Gaban “Ascia Rossa” – 77.000.000 Berry

Bronze Isabel “la Dea della Battaglia” – 80.000.000 Berry

Silvers Rayleigh “il Cacciatore di Spadaccini” – 120.000.000 Berry

Gol D. Roger “Pugno di Vento” – 300.000.000 Berry

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Un’ora dopo, la nave era ferma e l’equipaggio era sceso.

Alexander: “Io rimango a proteggere la nave, nei fondali… come sempre!”

Dette queste parole, scomparve nell’oceano. Oltre che il dottore, il suo ruolo era anche quello di protettore della nave. Siccome era impacciato sulla terraferma per via del suo fisico e era un po’ taciturno e solitario, preferiva starsene sempre in mare. Solo di sera, talvolta, si riposava nella sua stanza, dove leggeva libri di medicina. Si perdeva, quindi, quasi sempre, l’avventura di esplorare un’isola nuova, anche se, stando sempre sul fondale, si trovava ad esplorare, comunque, sempre nuovi paesaggi sottomarini, che i suoi compagni umani non avrebbero mai potuto ammirare.

Seagull: “Anch’io rimango qui. Infatti, devo sistemare la nave. Non so quanto tempo ci metterò. Potrebbero volerci anche giorni.”

Roger: “Conto sempre su di voi.“

Il capitano, con il resto della sua ciurma, quindi, iniziò la perlustrazione dell’isola. Fin da subito, saltò all’occhio di tutti il fatto che l’isola fosse particolarmente anomala, dato che sia la fauna che la flora erano molto diversi da quelli soliti. C’erano anche degli insetti grandi quanto orsi e più voraci di tigri. Tuttavia, era la flora che sembrava dominare incontrastata su tutta l’isola, che pareva anche deserta.

Isabel: “Ho capito dove ci troviamo. Maledizione! Ci sarei dovuta arrivare prima…” non finì di parlare che, dal terreno, apparvero delle piante carnivore, grandi quanto dei mostri marini.

Isabel: “… questa è un’isola dell’arcipelago di Boeing, uno dei posti più pericolosi del Paradiso!”

Gli ufficiali della ciurma andarono avanti.

Roger: “Che i più forti proteggano sempre i più deboli!”

Ray, con un singolo fendente, tagliò in due il mostro più grande.

Isabel: “È il momento di utilizzare il mio zoan mitologico…”

Un secondo dopo, la donna si trasformo in un tengu di tre metri e con la pelle rossa, con un naso lungo come una spada. Dietro la schiena, aveva delle piccole ali piumate e una coda.

“Bomba del Tengu!”

Uno dei mostri esplose. Mentre le altre piante, furono abbattute da Gaban e Miguel. Tutti i mostri erano a terra.

Roger: “Ottimo come sempre!”

Isabel: “Su quest’isola, ci sono molte piante velenose e letali… non potremo distrarci nemmeno per un secondo! In ogni caso, continuiamo la nostra esplorazione.”

Dopo qualche ora di cammino e vari altri scontri, trovarono un uomo.

Fu Ray a riconoscerlo subito “Oh, mio dio… è Patrick Redfield, il Conte Rosso… a soli 30 anni, ha una taglia di 500 Milioni di Berry e è uno dei migliori spadaccini del mondo!”

Tutta la ciurma rimase agghiacciata da quella notizia, mentre l’uomo era rimasto freddo e impassibile, mentre era seduto vicino a un fuoco e stava mangiando un cinghiale grande quanto un elefante.

Isabel: “Quel Patrick che si è fatto un nome nel Nuovo Mondo e che, negli ultimi tre anni, ha fatto a pezzi 50 navi della marina?!”

“Ho percepito la vostra presenza nel momento stesso in cui siete arrivati sull’isola. Quindi, ho di fronte la ciurma della migliore e più promettente Supernova di quest’anno: Roger Pugno di Vento.”

Questo Patrick era alto, con lunghi capelli neri raccolti in due trecce. Aveva modi eleganti e era vestito come un nobile uomo: indossava una camicia viola, con pantaloni e mantello rossi; sul petto, portava una rosa blu. Il suo naso era stretto e spigoloso, mentre le sue sopracciglia erano curiose, dato che avevano una forma anomala. Dietro la schiena, aveva una lunga spada, con una lama nera e la forma di una croce.

Roger: “Piacere di conoscerti!”

Ray: “Ma quella spada… è la Yoru?!”

“Vedo che te ne intendi… sì, è proprio quella. La spada più forte al mondo.”

Roger non aveva mai visto Rayleigh così eccitato nell’incontrare qualcuno.

“Sedetevi con me… vi offro i resti del mio cinghiale e, magari, ci potremmo fare una bella chiacchierata.”

Roger: “Per me, va bene… sediamoci.”

Tutti si sedettero, ma solo Roger e Ray si posizionarono vicino al grande spadaccino.

Roger: “Ho sentito dire che sei un tipo solitario, che non ha mai avuto una ciurma e che preferisce girovagare da solo, perciò sei detto anche Red il Solitario. Ebbene, cosa ti porta in queste zone?”

“Semplici viaggi. Tuttavia, su quest’isola ci sono arrivato mentre scappavo da qualcuno…”

“Tu scappavi da qualcuno?! Chi mai potrebbe essere?”

“… si tratta del nuovo Ammiraglio della marina. Il suo soprannome è il Re e è molto giovane. Ho percepito la sua presenza, da vari chilometri di distanza, e ho capito che stava venendo nella mia direzione.”

Ray: “Si, ho letto qualcosa su di lui recentemente. Pare sia uno degli Ammiragli più giovani che la marina abbia mai avuto.”

Roger: “Red, che novità porti dal Nuovo Mondo?”

“In questo periodo, ci sono degli scontri molto cruenti e la marina continua a non riuscire a farsi valere in questo mare. Per la precisione, ci sono dei giovani pirati che, come me, stanno creando un certo putiferio_ sono Charlotte Linlin, Edward Newgate e Shiki. Li ho incontrati varie volte e mi ci sono anche battuto; credo che possano avere un futuro d’oro, anche se Charlotte e Shiki sono sadici e crudeli, tanto da aver lasciato un mare di vittime dietro di loro. Primo o poi, vorrei sistemarli a dovere. Newgate, invece, è un guerriero fiero, gentile e onorevole: mi piace. In ogni caso, anche tu Roger, anche se non sei ancora a livello di questi tre, sicuramente, saresti in grado di cavartela nel Nuovo Mondo.”

“Si, lo so. Tuttavia, per adesso, preferisco prendermela comodo e viaggiare quanto più possibile. C’è ancora tempo per il mare più forte e pericoloso.”

“Hai degli obiettivi?”

“Si, vorrei raggiungere Raftel, un giorno.”

“Nessuno pare ci sia mai riuscito finora, in quasi otto secoli. Non è da escludere che qualcuno ci sia riuscito nei 100 anni di buio.

Secondo la maggior parte delle persone, è una cosa praticamente impossibile e tutti quelli che vi hanno provato hanno fallito.

Tuttavia, provare non ha mai fatto male a nessuno.

Chiunque dovesse riuscire nell’impresa, diventerà sicuramente, il Re dei Re, la Leggenda delle Leggenda…”

“… il Re di tutti i pirati!” continuò Roger, sorridendo.

“E tu, Rayleigh, hai un sogno?”

“Si, diventare il miglior spadaccino del mondo!”

“Quindi, hai il mio stesso obiettivo… un giorno, probabilmente, dovremo scontrarci.”

“Non vedo l’ora…”

Il gruppo rimase a chiacchierare ancora per un po’, poi, dopo un’ora, si divisero. Red salutò i nostri e lasciò l’isola con la sua barchetta, che era una piccolissima imbarcazione, su cui nessuno avrebbe mai potuto viaggiare in mare, tranne che lui.

La ciurma ripartì tre giorni dopo.

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Quattro mesi dopo, la ciurma raggiunse l’arcipelago di Sabaody.

Questo arcipelago non era formato da normali isole, ma da speciali mangrovie che venivano dai fondali marini. Un posto ricco di persone, di vita ed attrazioni. La cosa che spiccava maggiormente erano tutta una serie di bolle, che salivano verso il cielo. Nonostante ci fosse anche una base della marina, qui, si trovavano a passare moltissimi pirati che miravano ad arrivare nel Nuovo Mondo. L’arcipelago, infatti, era l’ultimo luogo del Paradiso, prima dell’isola degli uomini-pesce: era un posto obbligatorio per andare nel Nuovo Mondo. Questo, ovviamente, valeva solo per i pirati, perché i marine e i governativi, solitamente, arrivavano nel Nuovo Mondo, passando sopra la Linea Rossa, per una via consentita solo a loro. I pirati che venivano qui, inoltre, per poter scendere nelle profondità marine, dovevano far rivestire le loro navi. Il rivestimento era un procedimento che permetteva alle navi di viaggiare sott’acqua e consisteva nel rivestirle di enormi e speciali bolle. Oltre a ciò, questo posto era vicino ai Quattro Grandi Centri del Governo: Enies Lobby, Impel Down,  Marineford  e Marijoa, la città degli dei.

Miguel: “Roger… secondo te, siamo pronti per il Nuovo Mondo?”

“Certo… lo disse a suo tempo anche Red. Quel tipo ha un’haki dell’osservazione molto sviluppato e se l’ha detto vorrà dire che ha letto la nostra forza.”

La ciurma scese dalla nave. Vicino a loro, c’era anche Alexander.

Alex: “Io rimango sul fondale anche oggi, anche perché qui gli uomini-pesci sono visti in mal modo e rischierei di essere fatto, nuovamente, schiavo da qualcuno. Consiglio anche a Miguel di nascondersi per non attirare troppo l’attenzione.”

Roger: “Alex, se vuoi venire con noi, fallo… non permetterò mai a nessuno di toccarti.”

“Non fa niente… in ogni caso, non vedo l’ora di rivedere quanto prima la mia famiglia.” dette queste parole, si buttò in mare.

Seagull: “A chi si riferiva?”

Gaban: “Anche se non ne parla molto, lui appartiene alla famiglia reale dell’isola degli uomini-pesce e è un Principe.”

Molti della ciurma rimasero allibiti, perché il tritone era entrato da meno di un anno in ciurma e parlava pochissimo con gli altri. Per la precisione, era stato Roger a liberarlo come schiavo e a portarlo nella sua ciurma.

Innanzitutto, i nostri si recarono da un rivestitore, gli affidarono la loro nave. Disse che ci sarebbe voluta una settimana per sistemarla. Poi, i nostri ne approfittarono per girare per l’arcipelago. Andarono al parco divertimenti, si fecero dei giri sulle giostre, comprarono qualche souvenir e, poi, verso sera, si recarono in una locanda per bere. Qui c’erano molti altri pirati e molte ragazze. Nella ciurma, quelli che ci sapevano fare maggiormente con le ragazze erano Ray e Gaban; infatti, su ogni isola dove passassero, era risaputo che facessero stragi di cuori. Anche Roger avrebbe potuto fare il suo, se non fosse che era legato a Isabel. A maggior ragione, quest’ultima non gli avrebbe mai perdonato una scappatella con un’altra ragazza: mai e poi mai. Poi, Isabel era uno dei membri più importanti della ciurma: se l’avesse tradita, non c’è dubbio che lei avrebbe lasciato la ciurma. Perciò, da quando i due si erano messi insieme, cinque anni prima, lui le era stato sempre fedele, anche se aveva avuto le tentazioni e le sue possibilità. Tutti in ciurma sapevano di questa relazione, tuttavia, Isabel evitava di stare troppo vicino a Roger davanti agli altri: solo di notte, a volte, gli faceva compagnia nel suo letto. Quella sera, invece, dopo qualche bicchiere in più, Isabel si era lasciata un po’ andare e si era seduta sulle ginocchia di lui.

Intanto, l’oste aveva iniziato a parlare un po’ con tutti “Oggi, abbiamo l’onore di avere ben due Supernove al nostro locale… dovremo festeggiare!”

Ray gli si avvicinò “Attualmente, dovremo essere le uniche Supernove sull’arcipelago, o sbaglio?”

“Sbagli… in questo momento, a Sabaody, oltre a voi due, ci sono altre nove Supernove!”

Tutti rimasero allibiti: lo stesso Roger lasciò andare di scatto Isabel e raggiunse l’oste.

“Può darsi che abbia capito male… puoi ripetere quello che hai detto?”

“Certo… su quest’isola, oltre a voi, ci sono altri nove giovani pirati, con una taglia dai cento milioni in su. Proprio in questo momento si sono radunate qui tutte le Supernove presenti nel Paradiso e che si preparano a entrare nel Nuovo Mondo. Ognuna di loro, pare abbia anche una ciurma di un certo calibro. Sono su tutti i giornali da settimane.”

Gaban: “Non abbiamo il tempo di leggere i giornali tutti i giorni… ci ricordereste chi sarebbero costoro?”

 

In un ristorante, c’era un capitano pirata che mangiava con i suoi uomini: aveva corti capelli e folti baffi biondi, mentre il suo fisico era molto muscoloso e scolpito; indossava una corazza bianca, che copriva solo il torace e lasciava scoperto solo un braccio sinistro; sul petto, una medaglia a forma di sole; dietro aveva un mantello viola, su cui vi era il viso di un leone; pantaloni bianchi e scarpe nere. Con sé, a fianco della tavola, aveva un’enorme ascia.

Era molto infastidito per qualcosa “Quel tipo non conosce nemmeno le buone maniere a tavola… è davvero insopportabile!”

Weathers Apollo “il Dio del Sole” – 147.000.000 Berry

Razza: umana

Età: 40 anni

Altezza: 3 metri

Provenienza: Mare Occidentale

Frutto: energy energy

 

Dall’altra parte del ristorante, un altro capitano pirata mangiava con i suoi uomini. Solo che, sia lui che i suoi sottoposti, stavano mangiando senza posate e molto rozzamente: infatti, facevano rumore e stavano disturbando, di fatto, l’intero locale.

L’uomo era a torso nudo, aveva una la lunga chioma di capelli rossi che arrivava fino alle ginocchia, due tatuaggi rossi sulle spalle e delle piccole ali sulla schiena, i suoi occhi erano selvaggi, aveva un demoniaco ghigno anche quando mangiava e indossava pantaloni viola e un gonnellino di foglie. Anche i suoi uomini vestivano similmente a lui e avevano lo stesso tipo di ali. Portava una lancia.

“Dobbiamo mangiare parecchio… nei prossimi giorni, ci aspetta un lungo e faticoso viaggio. Mi raccomando… non lasciate niente nei vostri piatti, altrimenti ve la dovrete vedere con me!”

Calgara II “il Cercatore di Tesori” – 222.000.000 Berry

Razza: popolo celeste

Età: 29 anni

Altezza: 2.60

Provenienza: Paradiso (Skypea)

 

Fuori dal ristorante, c’era tantissima gente e una bambina, mentre correva con il gelato in mano, finiva per sbattere contro le gambe di una montagna umana, rompendo così il suo gelato. Gli occhi del mostro puntarono la bambina, grande più o meno come i suoi piedi, mentre quest’ultima aveva iniziato a piangere.

Questo pirata aveva delle braccia molto muscolose, ma gambe sottili. Aveva i capelli neri cortissimi, una barba incolta, sul volto aveva una cicatrice che partiva dalla testa fino a raggiungere l’occhio sinistro e indossava un elmo vichingo con il corno sinistro spezzato, una giacca da capitano senza maniche, lunga fino alle caviglie, una catena a tracollo; oltre a ciò, portava anche scarpe e pantaloni marroni, questi ultimi sorretti da una cintura con una fibbia dorata a forma di stella. Sulla sua spalla sinistra, aveva tatuato un sole verde.

Tutti i clienti ed i camerieri sembravano temere il peggio.

Un attimo dopo, l’uomo aveva tirato fuori un doblone e lo aveva offerto alla bambina.

“Vatti a prendere tutti i gelati che vuoi!”

Byrndi World “il Distruttore” – 200.000.000 Berry

Razza: umana

Età: 29 anni

Altezza: 5 metri

Provenienza: Mare Settentrionale

Haki dell’Armatura

 

Da un’altra parte, un pirata era stato circondato da trenta banditi.

Aveva lunghi capelli e pizzetto rossi, era vestito come un vichingo, con un elmo da cui spuntavano due corna, un mantello verde e una sciarpa di pelo bianco. Si portava dietro un’ascia e uno scudo.

“Dacci tutti soldi che hai!” disse uno dei banditi.

“Credo che abbiate sbagliato persona…” disse il pirata, sorridendo.

Un secondo dopo, quest’ultimo alzò il pugno, come a volerlo caricare prima di tirarlo per colpire qualcuno. Poco prima che lo tirasse, il suo pugno divenne grande quasi quanto una casa e schiantò via cinque banditi con un solo colpo. Gli altri scapparono via.

“Non si scherza con i guerrieri di Erbaf!” disse.

Blyue “l’Uomo-Gigante” – 117.000.000 Berry

Razza: gigante

Età: 160 anni

Altezza: umana 1.80 e gigante circa 20 metri

Provenienza: Inferno (Erbaf)

Frutto: mini mini

 

Poco dopo, lo avevano raggiunto i suoi compagni, che erano tutti umani.

Il gruppo, poi, era stato raggiunto da un altro pirata.

Aveva capelli corti castani, salvo per un piccolo codino, e occhi sempre del medesimo colore. Indossava un cappotto rossastro, stretto in vita da due cinture. Portava, inoltre, pantaloni neri e scarponi marroni. Aveva con sé una lunga e pesante lama.

Blyue: “Cerchi rogne anche tu?”

“Non mi permetterei mai… non sono il tipo. Tu non sei, forse, uno di quelli che stava nella Ciurma dei Pirati Giganti, di Dori e Brogi, che cinquant’anni fa mise a ferro e fuoco il mondo?”

“Esatto, facevo parte anch’io di quella ciurma. Eravamo cinquanta giovanissimi giganti e avremo potuto conquistare il mondo, se i nostri capitani non si fossero intestarditi in una lotta senza senso, ponendo fine al futuro della nostra ciurma. Cinquant’anni fa, tornai a Erbaf e, da allora, rimasi lì senza scopi. Poi, capì finalmente che stavo sprecando il mio tempo lì; quindi, decisi di ripartire come pirata. Inizialmente, provai a formare una nuova ciurma di giganti, ma non ci riuscì. Quindi, alla fine, dovetti abbandonare Erbaf da solo, qualche anno fa. Ho provato, questa volta, a formare una ciurma umana e pare che, questa volta, mi sia andata bene. Quest’anno, ho avuto modo di rivedere Dori e Brogi; non sono cambiati per niente e sono ancora a Little Garden a combattere una battaglia senza senso.”

“Quei due, probabilmente, moriranno proprio lì, ma, almeno, lo faranno facendo quello che hanno scelto di fare. In ogni caso, ora, stavo cercando due Supernove del Mare Orientale, proprie come me, presenti sull’arcipelago. Li avrai sicuramente sentiti nominare: Roger Pugno di Vento e Rayleigh il Cacciatore di Spadaccini. Vorrei parargli e, soprattutto, volevo misurarmi con Rayleigh, per vedere tra noi chi è il miglior spadaccino del Mare Orientale.”

Aura “il Guardiano” – 130.000.000 Berry

Razza: umana

Età: 22 anni

Altezza: 1.83

Provenienza: Mare Orientale

 

“Si, ho sentito parlare di entrambi, ma non so adesso dove si trovino e se si trovino ancora a Sabaody. Si dice che Roger sia il più forte tra noi Supernove e quello che potrebbe fare più strada. Pare che ne combini una alla settimana.”

 

In un altro luogo, due Supernove avevano iniziato a combattere tra loro e stavano distruggendo un intero quartiere: la maggior parte dei civili avevano già abbandonato l’area, mentre, qualcuno aveva avvisato la marina locale.

Uno era molto più grande e grosso di un comune umano e aveva un’anomalia fisica: una lunga testa appuntita, che saliva verso il cielo. Era senza capelli e portava la barba nera. Aveva il torace nudo, con un grande pancione che usciva fuori, e un cappotto verdastro sulle spalle. Dei pantaloni blu e una fascia rossa al posto della cinta.

“Come diavolo ti sei permesso di offendermi?! Non ti lascerò andare fino a quando non sarai morto, a costo di distruggere l’intera Sabaody.” era, evidentemente, rosso per la collera.

I suoi sottoposti era indignati dietro di lui “Ogni volta che qualcuno lo offende, per la sua testa, Don Chinjao rade al suolo una nazione… con lui non si scherza!”

Don Chinjao “la Trivella” – 340.000.000 Berry

Razza: umana

Età: 29 anni

Altezza: 5.20 metri

Provenienza: Mare Occidentale (Paese dei Fiori)

Haki dell’Armatura e Hasshoken

 

L’altro aveva l’aspetto di un camaleonte e il suo colore dominante era il verde. Aveva una lunga lingua rosa che gli usciva dalla bocca, portava una maschera che ricopriva solo metà viso (la parte superiore) e si rifaceva proprio al volto di un camaleonte, indossava anche un cappotto con i colori dell’arcobaleno, la sua cinta e le sue scarpe erano nere, il torace, sotto il cappotto, era nudo e portava dei tatuaggi (uno portava la scritta “GIVE ME”). Dentro il cappotto, portava tutti i jolly roger di tutti i pirati che aveva sconfitto: che erano molto numerosi.

“Ahahahah… sei davvero uno spasso! Non ho mai visto qualcuno più ridicolo di te, in tutta la mia vita. Non so chi ti abbia fatto uscire dalla tua isola, ma, adesso, ti metterò a posto io e ti porterò via tutto quello che hai, fino all’ultimo centesimo.”

Chameleone “l’Imitatore” – 320.000.000 Berry

Razza: umana

Età: 19 anni

Altezza: 1.80

Provenienza: Paradiso

Frutto: copy copy

 

“Io sono il pirata più forte del Mare Occidentale, vengo dall’isola più forte di questo mare e dov’è nata l’Arte della Vibrazione: mi hanno addestrato al combattimento da quando avevo cinque anni, e ho l’onore di comandare il Naviglio degli Otto Tesori, che è formato da migliaia di uomini. Tu, in confronto a me, non sei nessuno… come osi metterti al mio stesso livello?”

“Ti alleni da bambino… e hai ancora questa trippa?! Ahahahhhaha… ti giuro che sono proprio contento di averti incontrato stasera.”

Chinjao indurì il suo braccio con l’Haki Nero e si preparava a colpire il suo avversario. Nello stesso momento, anche il camaleonte stava preparando qualcosa.

Prima che si toccassero, però, una ragazzina si mise in mezzo ai due e bloccò gli attacchi di entrambi, con i palmi delle sue mani, con grandissima sorpresa dei due omaccioni.

Era una ragazzina magra, alta per la sua età, con capelli lunghi neri ed una sigaretta in bocca. Indossava un abito azzurro, leggero e esotico, con il disegno di un ragno sulla schiena. Ai piedi, aveva i sandali.

Chamaleone: “Chi diavolo è questa bambina??”

Chinjao: “Lei è… colei che si è allenata per cinque anni sull’isola delle amazzoni nell’utilizzo dell’haki, e è diventata così abile e forte da sconfiggere perfino l’Imperatrice Amazzone.”

La ragazzina, dopo un po’, ebbe modo di parlare “Voi siete completamente pazzi! Qui, siamo vicino ai Quattro Grandi Centri del Governo… quindi, se continuate a fare casino, c’è la possibilità che arrivi, quanto prima, anche un Ammiraglio. Non vi capita molto spesso di pensare alle conseguenze delle vostre azioni, non è vero?! Conservate i vostri caldi spiriti per il Nuovo Mondo.”

Shakky “il Ragno Mortale” – 140.000.000 Berry

Razza: umana

Età: 15 anni

Altezza: 1.65

Provenienza: Paradiso

Haki dell’Armatura e dell’Osservazione

 

Un altro pirata, seduto su una cassa di legno, a una certa distanza, osservava i tre con occhio attento e un sadico sorriso.

Aveva occhi e denti gialli, capelli blu e una maschera bianca che copriva interamente il suo volto; da questa, si potevano vedere, di fatto, solo i suoi occhi e il suo sorriso malefico e inquietante. Portava un cappotto pirata completamente bianco, mentre pantaloni, scarpe e maglia erano neri. Dietro le spalle, portava appeso un lungo e fine tridente.

“ahahahah… un individuo in grado di spaccare qualsiasi cosa con la sua testa, un altro soggetto in grado di copiare i poteri dei frutti e, infine, una ragazzina con un livello avanzatissimo di haki… non so che darei per avervi come mie cavie.”

Gillan Nebula “l’Angelo della Morte” – 100.000.000 Berry

Razza: umana

Età: 24 anni

Altezza: 1.74

Provenienza: Mare Meridionale

Frutto: paralize paralize

 

Chamaleone: “Così abbiamo di fronte anche Nebula, lo scienziato pazzo più pazzo del mondo… da quello che ho sentito, ha ucciso molta più gente di quella che ho ucciso io. Tutto per i suoi malati esperimenti.”

Chinjao e Shakky, intanto, si erano ritirati, silenziosamente.

 

Quella notte, alla base della marina, presente nel grove 66, il comandante della base era da solo nel suo ufficio. Si trattava del Contrammiraglio Diez Amerigo.

Era un uomo più alto di due metri e molto forzuto. Aveva un grande mento, un lungo ciuffo di capelli arancioni e un pizzetto dello stesso colore. Aveva una divisa elegante bianca, sulla quale, aveva una grande X nera segnata sul petto.

Stava bevendo della vodka, quando, poco dopo, prese il suo lumacofano e chiamò qualcuno “Si, signore… stanotte, ci sono tutte le Supernove, ma domani qualcuna se ne andrà via. Se dobbiamo colpire, dovremo farlo quanto prima.”

“Di quanti soldati disponi?”

“Cinquemila… ma, ovviamente, saranno inutili contro un tale bastimento di forze.”

“Sarò lì, per la mattina, con tre navi da guerra. Faremo pulizia.”

“Non vedo l’ora… Signor Ammiraglio!”

 

Poche ore dopo, tutte le Supernove si erano svegliate: c’era chi si preparava a partire e chi stava girovagando ancora.

Fu Shakky a raggiungere Blyue.

“Cosa vuoi ragazzina?” domandò il gigante.

“Percepisco un’aura potentissima, a diversi chilometri di distanza… credo sia un Ammiraglio. Vorrei che tu usassi la tua forma gigante per poter vedere meglio in lontananza chi sta venendo.”

L’uomo non se lo fece ripetere e divenne un gigante alto venti metri e si mise sulla punta dei piedi. Da quanto era arrivato sull’arcipelago, non aveva mai utilizzato questa forma e ora aveva attirato su di sé gli sguardi di tutti.

Guardò verso il mare e vide quello che non avrebbe mai voluto vedere: tre navi da guerra della marina, di cui una era dell’Ammiraglio Kong, detto il Re, perché aveva una corona disegnata sulla scritta “Marine” sopra la bandiera; inoltre, aveva la testa di un uomo incoronato come polena.

“Hai ragione… sta arrivando un Ammiraglio! Fra un quarto d’ora sarà qua.”

“Dobbiamo avvisare tutti!”

Il gigante prese un megafono e urlò in esso con tutta la sua forza “UOMINIIII… STA ARRIVANDO L’AMMIRAGLIO KONG!!”

Urlò così forte che parecchi vetri, di finestre o altro, si ruppero; tuttavia, lo sentì buona parte dell’arcipelago, che, comunque, informò prontamente l’altra parte.

I primi a scappare via, con sorpresa di tutti, furono proprio i civili. Salirono su navi, barche e imbarcazioni varie, e lasciarono l’arcipelago, con grandissima rapidità. Segno che fossero, ormai, abituati a questo tipo di interventi.

Tutte le Supernove che avevano le navi pronte con le bolle partirono seduta stante, scendendo, in un attimo, negli abissi marini: Shakky, World e Chinjao.

World: “Non esiste che combattiamo con un Ammiraglio!”

Shakky: “Le Supernove più forti e migliori sopravvivranno lo stesso… lo sento!”

 

Intanto, in dieci minuti, tutte le Supernove, con le loro ciurme, si erano raccolte in una zona dell’arcipelago.

C’erano Roger, Rayleigh, Chamaleone, Blyue, Calgara, Aura, Apollo e Nebula.

Roger: “A momenti, quel tipo arriverà, ma noi gli daremo il ben servito. Nemmeno lui, potrà uscirsene indenne contro l’esercito che abbiamo schierato!”

“Un tale schieramento non è nulla in confronto alla forza di un Ammiraglio.” era comparso il Contrammiraglio Amerigo. Con lui, aveva i cinquemila soldati della base.

Roger: “Non lasciatevi scoraggiare da simili assurdità!”

“Il Re sarà qui tra pochi minuti… dovreste iniziare ad inchinarvi… solo così, forse, potreste fermare la sua furia… “ poi, si rivolse ai suoi sottoposti “… andate uomini!”

I soldati andarono all’attacco. E l’esercito pirata pure.

Chamaleone: “Questo mi sembra proprio un ottimo riscaldamento… Desert Spada!”

Dalla sua mano tesa partì una lama di sabbia, sottilissima e alta diversi metri, che tagliò in due una cinquantina di soldati e perfino due case.

Aura: “Ma è potentissimo!!”

Calgara: “Non abbiamo tempo di farci i complimenti a vicenda…” lanciò sui marine una palla di ferro grossa quanto una nave “… io porto il nome di un grande guerriero del mio popolo, che visse secoli fa. Sono un suo discendente e anche oggi gli renderò onore, come ho sempre fatto in tutta la mia vita.”

Roger: “Più siamo e più forti siamo… Tornado di Vento!”

Lanciò un grande tornado, che spazzò via un centinaio di soldati.

Blyue divenne un gigante, prese un palazzo e lo lanciò sui nemici.

Apollo si denudò del suo vestiario e rimase mezzo nudo: nelle mani, aveva la sua ascia.

“Sole… dammi la forza!” dopo essersi messo al sole, i suoi muscoli crebbero ancora di più e, con un solo colpo della sua ascia, stese dieci marine.

Anche Nebula andò all’attacco “Non mi piace combattere… ma se proprio devo…” si buttò tra i marine con il suo tridente “… Effetto Paralizzante!”

Decine di nemici vicino a lui rimasero paralizzati, e lui ne approfittò per ucciderli tutti.

Intanto, Amerigo aveva raggiunto Roger.

“Tu stai incitando un po’ troppo gli altri… Rankyaku!”

Il Contrammiraglio tirò una lama di vento con la gamba destra, che non fece alcun danno a Roger.

“Un rogia?!”

I due iniziarono combattere duramente.

Ad un certo punto, il marine tirò fuori una lancia e riuscì a ferire il pirata.

“Haki?!”

“Esatto… non dovresti sottovalutare sempre la marina.”

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Proprio in quel momento, le navi da guerra erano, ormai, a poche centinaia di metri dalla costa.

L’Ammiraglio Kong disse “Adesso, vado avanti… voi distruggete tutte le navi e le imbarcazioni che trovate sulla costa. I nostri nemici non devono avere nessuna speranza di fuga…”

“Comandi!” dissero i suoi sottoposti.

Poi, Kong fece un salto enorme, di quasi un chilometro, e atterrò proprio dove stavano combattendo, schiacciando diversi pirati e creando una piccola scossa che fece cadere un po’ di gente.

Amerigo tirò un sospiro di sollievo “Finalmente, è arrivato!”

Kong era un uomo alto 4 metri ed aveva solo 31 anni, tuttavia, era già Ammiraglio.

I suoi muscoli erano talmente grandi da sembrare anormali, barba capelli erano viola scuro, un pizzetto sul mento che aveva la forma di una spina, i capelli alzati tutti in un ciuffo, portava una maglia rossastra da cui uscivano le sue eccezionali braccia, un foulard bianco, un pantalone scuro e il cappottone bianco da ufficiale. Dietro le spalle, portava una grossa spada a doppio filo, dall’aspetto molto medievale.

Adesso, si era messo con le braccia conserte, come ad aspettare qualcosa.

“I giochi sono finiti!” esordì. Poco dopo, indurì tutto il suo corpo con l’Haki Nero, fino a diventare completamente nero e ancora più grande e potente.

Un attimo dopo, Apollo, Ray, Aura, Calgara, Nebula e perfino Blyue lo colpirono tutti insieme, con le loro armi, che si ruppero tutte.

Roger: “Cosa?!”

Amerigo: “Ora, inizia il divertimento. E’ un piacere vedere combattere un Ammiraglio ogni volta!”

Con un solo pugno, Kong schiantò via e uccise sul colpo Apollo, Aura e Nebula. I corpi dei tre finirono a chilometri di distanza.

Ray: “Non è possibile!!”

Chamaleone: “Beccati questo, stronzo…” il camaleonte era salito su un palazzo e aveva caricato un enorme bomba d’aria “… Ursus Schock!”

La bomba esplose in aria, a decine di metri sopra la testa dell’Ammiraglio, e provocò un enorme esplosione. Anche parecchi pirati furono spazzati via dal colpo, ma i più forti riuscirono a reggere.

Ma l’Ammiraglio non si era fatto niente “Tutto qui?!”

Dopo aver detto ciò, fece un piccolo balzo e colpì Blyue con un altro pugno: anche lui finì in mare.

Calgara: “E’, completamente, fuori dalla nostra portata! Non pensavo che un uomo potesse essere così forte.” disse, ormai, impotente davanti agli eventi.

Poi, Kong fece un grido così forte da rompere i timpani e stendere la maggior parte dei pirati. Rimasero in piedi in pochi. Intanto, Roger stava combattendo ancora con Amerigo e era stato ferito da alcuni fendenti della lancia nemica.

Chamaleone, nello stesso momento, ancora non si dava per vinto “La vita mi ha insegnato una cosa… più uno è grosso e più farà rumore quando cadrà…” dalla sua mano, partirono dei grossi fili che aveva teso per chilometri “… Overheat!”

Anche questo colpo non sortì effetto.

Kong, con un altro pugno, spazzò in mare sia Chamaleone che Calgara.

Fu allora che Roger comprese quello che andava fatto.

Intanto, Kong aveva preso la sua spada “Adesso, vi farò a pezzi!”

L’Ammiraglio stava per colpire la ciurma di Roger, fu allora che il giovane urlò come non aveva mai fatto. Un secondo dopo, Kong si era fermato, perché si era accorto che tutti i marine erano caduti a terra.

“Haki del Re?!”

Roger scappò via dal Contrammiraglio e raggiunse gli altri pirati che erano sopravvissuti, tra cui i suoi compagni.

“Tutti in mare!!!” urlò per la prima volta e iniziò a correre verso la riva più vicina. Fu allora che i suoi compagni capirono e lo seguirono.

“La salvezza è in mare!!” urlò la seconda volta. Questa volta, anche gli altri pirati lo seguirono, senza sapere il perché e correndo come dannati.

Amerigo: “Che diavolo?!”

Kong, un po’ perplesso, questa volta non fece in tempo a raggiungerli, che già tutti i pirati si erano buttati in mare. Tutti i corpi iniziarono a scendere nelle profondità marine. Anche coloro che non erano fruttati sembravano non avere le forze per nuotare.

Tutti, a breve, sarebbero morti affogati. Tuttavia, Roger sorrideva.

Perché sul fondo marino c’era Alexander a aspettarli. Aveva anche una gigantesca rete.

Alexander: “A quanto pare, la nostra entrata nel Nuovo Mondo è posticipata… e anche il giorno in cui potrò rivedere casa.”

 

A Sabaody, intanto.

Amerigo: “Straordinario come sempre, signore… anche questa volta non ha avuto bisogno di usare i poteri del suo frutto del diavolo.”

Kong: “Se avessi usato tutta la mia potenza… di quest’isola, sarebbe rimasto poco o niente.

In ogni caso… questi pirati… c’è qualcosa che non va…”

 

 

To be continued

 

 

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