One Piece moments: teorie e impressioni – l’anime ha superato il manga

 Ho iniziato a seguire OP su Italia Uno circa vent’anni fa.

Guardai tutta la serie, dal primo episodio, uscito a fine 2001, fino ad arrivare alle primissime puntate della saga di Skypea, uscite nel 2004. Da lì, non guardai più il cartone.

Qualche anno dopo, un mio compagno m’iniziò a parlare di quanto fosse diventato figo il manga di OP. Per la precisione, lui stava seguendo i capitoli spoiler, ovvero quello che uscivano settimanalmente su Shonen Jump. Capitoli spoiler… roba che, all’epoca, non capivo per niente. In ogni caso, il mio compagno mi raccontò delle ultimissime vicende del gommoso e della sua ciurma… in pratica, mi parlò del ciclo più figo fino a quel momento uscito. Quello di Water 7-Enies Lobby. Qualcosa mi folgorò, come se fossi stato colpito da Ener stesso, ed iniziai così a comprare i volumi di One Piece. Mi feci una mia collezione ed, ovviamente, divenni anch’io un assiduo seguitore di capitoli spoiler.

Andando a mettere a confronto le due opere, quella cartacea ed animata, mi resi conto di quanto fosse superiore la prima. Innanzitutto, il cartone era più infantile. Inoltre, i personaggi erano resi molto meglio nel manga. Senza contare i stupidi filler che popolavano nella versione animata. Per chi non lo sapesse, i filler sono quel materiale, che non c’è nel manga e che gli autori del cartone mettono nel cartone stesso. Questo avviene quando le puntane di un cartone escono in contemporanea con i capitoli di un fumetto. I filler sono materiale che serve per riempire 15-20 minuti di una puntata. Pure Dragon Ball, per dire, era pieno zeppo di filler (chi se lo dimentica Goku e Piccolo che fanno l’esame per prendere la patente di guida), tuttavia, ci sono filler di buona qualità ed altri di scarsa qualità. A volte, ci sono vere e proprie saghe filler. Per esempio, in OP ricordo una certa mini-saga incentrata sui Draghi (draghi orribili, purtroppo), dove c’era pure una bambina che parlava con gli animali (immagino che qualcuno se la ricorderà); tutto sommato, non fu nemmeno una mini-saga tanto spiacevole. C’era pure un Commodoro, sempre filler, che però, nell’anime, veniva detto Ammiraglio, scarso e con la panza.

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Sta di fatto che io non seguo l’anime, tuttavia, ogni tanto, mi sono visto qualche puntata per vedere come hanno reso questa cosa o quell’altra cosa. Per dire, qualcuno dice che lo scontro Lucci-Rufy è stato fatto meglio nell’anime, che nel manga. Io non mi sbilancio.

In ogni caso, a Dressrosa, per esempio, nonostante io non l’abbia apprezzata come saga, è stato bello vedere come hanno reso determinate super-tecniche nell’anime.

E’ successo che, vedendo le ultime puntate trasmesse, sono rimasto stupito dalla loro qualità. Per dire, mi sono piaciute varie cose, tra cui…

… come hanno reso il flashback di Capone…

… e le apparizioni di Oven, Daifuku e Katakuri. Sorprendentemente, le loro prime apparizioni sono completamente diverse da quelle viste nel manga.

Non è tutto. I personaggi sono gestiti meglio ed hanno inserito dei filler sensati. Nell’anime, adesso siamo arrivati al periodo pre-matrimonio, e devo dire che la forza e pericolosità di Big Mom ed i suoi sottoposti sono rese meglio. Senza contare che l’anime, adesso, ha anche qualcosa in più da offrire, a livello grafico.

Vedremo se riusciranno a mantenersi su questi livelli.

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