Ultimates

 

Parliamo degli Ultimates, gli Avengers dell’universo Ultimate. Chi di voi non conosce la serie Ultimate?

Tutto inizio nei primi anni duemila, dove la Marvel aveva registrato un calo di vendite ed aveva deciso di creare qualcosa di nuovo, così nel 2001 usciva Spider-man Ultimate che resettava tutta la storia classica del tessi-ragnatele, cambiava qualcosa  e ammodernava un po’ di cose. Questo per creare un prodotto nuovo che potesse piacere anche alle nuove generazioni. L’esperimento funzionò e la serie ebbe successo. Io stesso ricordo di aver letto un volume e di essere rimasto piacevolmente colpito. Dopo il successo di Spiderman Ultimate, la Marvel produsse altre serie di questo Universo: sugli X-men, sugli Avengers e sui Fantastici 4.

Gli Ultimates venivano così prodotti dallo sceneggiatore Mark Millar e dal disegnatore Bryan Hitch, che crearono una cosa sconvolgente. Io ho letto tutto di questa serie fino alla saga Ultimatum che chiude tutto l’Universo Ultimate. Diciamo che ho letto 43 spillati.

Iniziamo col dire, che i Vendicatori (gli Avengers) sono diventati più realistici, con dei lati oscuri più profondi. Nick Fury, capo dello SHIELD, che nell’universo classico è bianco, qui diventa nero (e da questo qui s’ispira il Fury dei film interpretato da Samuel L. Jackson).

I costumi sgargianti dei supereroi sono stati sostituiti da divise più scure e pratiche. Basti vedere ad Occhio di Falco.

Ma parliamo meglio di ogni personaggio, per capire le differenze con l’universo classico.

Capitan America Ultimate si distingue soprattutto dalla sua versione classica, per essersi svegliato, dopo essere stato congelato nel 1945, negli anni duemila, invece che negli anni sessanta. Abbiamo, quindi, uno Steve Rogers più spaesato, ma anche più violento.

Hulk/Bruce Banner è quello che ha subito una trasformazione maggiore. Innanzitutto, Banner non si trasforma in Hulk per via dei raggi gamma, ma per un siero, creato da lui stesso, che voleva replicare il siero del super-soldato che aveva preso Steve Rogers e lo aveva reso Capitan America. Non è tutto, Banner è ancora più sfigato, infatti è triste, frustrato, forse pure con un senso d’inferiorità rispetto agli altri, e quando si trasforma in Hulk, diventa un mostro grigio molto violento e perverso, come fosse una materializzazione della parte peggiore di Banner. Questo Hulk fa moltissimi morti, se non viene subito bloccato, si mangia le persone e tenta di violentare perfino una donna.

Iron-man cambia un pochino l’armatura, ma per il resto non ci sono grosse differenze con la sua versione classica, forse questa versione Ultimate beve di più, anche prima di alcune missioni.

Thor è descritto come il leader di un gruppo di attivisti No-global, che è stato in un manicomio per un certo periodo ed ora si autodefinisce, appunto, il figlio di Odino e Dio del Tuono.

Hank Pym, alias Ant-man, ma anche Giant-man, si vede menare sua moglie Wasp, un’altro membro degli Ultimates.

Spero che con queste descrizioni vi siate già fatti un’idea, c’è da dire, oltre a questo, che il mondo Ultimate è popolato da molti altri super-uomini, come Hulk, che sono stati originati nel tentativo di replicare il siero del super-soldato di Capitan America.

Occhio di Falco Ultimate è troppo figo,

Questa serie parte con tante buone idee, tratta diversi temi, soltanto che non tutte le storie sono allo stesso livello, col proseguimento della serie, cambiano a volte gli autori, e non sono tutti all’altezza. In mezzo a tante saghe di alto livello, iniziano ad uscire altre poco convincenti, per cui il voto che darò alla fine sarà influenzato anche da questo.

Commento finale: una serie da leggere e provare per glia appassionati. Una rivisitazione degli Avengers molto particolare.

Voto: 7.5/10

Poco sopra la media

 

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