L’Attacco dei Giganti (Shingeki no Kyojin), la recensione del manga

Letti tutti e 67 i volumi usciti finora sotto forma di scan, in due giorni. Ora sono pronto per questa recensione.

Tipica scena del manga

Questo manga è uno shonen (manga per ragazzi) di tipo horror, è stato creato nel 2009 da Hajime Isayama e in breve ha cominciato ad avere un certo successo. Partiamo dalla trama. Ci troviamo in un mondo, probabilmente futuro, dove l’umanità si è quasi estinta per colpa dei Giganti, esseri enormi che posso variare, come grandezza, dai tre metri ai 15, sono esseri che ricordano anatomicamente gli uomini, ma sono tutta un’altra cosa, non hanno intelletto, possono rigenerarsi a volte se feriti, il loro unico obiettivo è divorare gli uomini, anche se paradossalmente possono vivere anche senza mangiare, il loro unico punto debole è un punto preciso dietro il collo; l’unico modo per ucciderli. Gli uomini, per sopravvivere, si sono rifugiati dietro tre mura concentriche, le quali hanno anche dei nomi: Maria, Rose e Sina. Sono alte 50 metri e sono una dentro l’altra. Tra un muro ed un altro, vivono le persone, mentre quelle che vivono più all’interno, dentro il muro di Sina, sono la classe superiore, tra cui anche il Re. L’esercito della popolazione addestra i giovani per tre anni, dopo di che, gli da la possibilità di entrare in tre Forze: la Polizia Militare, che lavora dentro le mura; il Corpo di Guarnigione, che lavora sulle mura e le sorveglia dai Giganti; il Corpo di Ricerca (o Legione Esplorativa), che si occupa di missioni all’esterno delle mura. Manco a farlo apposta, quest’ultima Forza è la più pericolosa e anche quella dove si troveranno ad entrare i tre protagonisti: Eren, il tipo rissoso che non si arrende mai; Mikasa, una ragazza geniale nel combattimento; Armin, debole ma dall’intelligenza elevata.

Queste unità sono equipaggiate con il Dispositivo di Manovra Tridimensionale, uno strumento che permette di attaccarsi velocemente con delle corde di metallo alle pareti, e questo è uno strumento molto utile contro i Giganti e viene usato spesso in combinazione con delle spade, che servono per colpire il punto debole dei Giganti.

Un’altra tipica scena del manga

Cinque anni prima della storia attuale, sono apparsi due Giganti anomali, uno alto cinquanta metri e l’altro di tipo corazzato, i due hanno aperto una breccia dentro il muro Maria, facendo entrare gli altri Giganti e causando un numero elevato di vittime, tra cui la madre di Eren, da qui la sua decisione di vendicarsi di quei mostri. In più, hanno costretto i sopravvissuti a rifugiarsi dietro il muro di Rose.

E questo è l’Anime che dicono sia fatto bene

Siamo di fronte ad uno di quei manga dove muoiono sempre tutti, o quasi. Non solo, i buoni perdono spesso, le loro uniche vittorie sono delle classiche “vittorie di Pirro”. Diciamo che è’ un manga pessimista. Chi lo leggerà ci dovrà fare l’abitudine.

Disegni. Anche se i Giganti sono sempre disegnati bene, per il resto, soprattutto all’inizio, lasciano un pochino a desiderare, a tal punto che si faticano a distinguere i personaggi uno dall’altro, solo dopo una ventina di volumi iniziano a migliorare.

Punti forti:

-I Giganti che sono il pezzo forte del manga, sono disegnati bene e sono più che inquietanti

– l’ansia generale che mette

Punti deboli:

– disegni all’inizio pessimi

– alcuni tempi morti che si allungano a dismisura. A volte, ci sono dialoghi che non aggiungono niente alla storia che proseguono per più volumi.

Commento finale: non è male, ma non lo metterei nemmeno tra i top.

Voto: 7.5/10

Poco sopra le media.

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